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1 dicembre 2011
ore 7:22
di Daniele Olivetti
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2 minuti, 39 secondi
 Per tutti
La diga di Ridracoli, qui in splendida forma, ha superato il livello di preallarme
La diga di Ridracoli, qui in splendida forma, ha superato il livello di preallarme
Come già anticipato in questo articolo (Grave Siccità in Toscana, ma anche Marche e Romagna

)

, condizioni estremamente siccitose stanno interessando ormai dai più mesi Romagna, Marche e Toscana.
 

Il pericolo siccità in particolare si sta concretizzando in Romagna, dove se le piogge dovessero mancare anche nei prossimi mesi si potrebbe razionare l'acqua. Il volume della diga di Ridracoli (fornisce acqua a circa un milione di persone della pianura e della riviera Romagnola) ha superato i valori di preallarme fissati a 6 milioni di metri cubi. Ad oggi la diga ha un volume di circa 5,5 milioni di metri cubi e potrebbe raggiungere la soglia di allarme pari a 5 milioni di metri cubi entro la metà di Dicembre, con serie conseguenze per l'approvvigionamento dell'acqua sul territorio romagnolo. Un volume così basso è stato raggiunto negli ultimi dieci anni solo nel 2007 in seguito ad un prolungato periodo siccitoso al Centro-Nord.  

4 mesi senza piogge, stato di crisi idrica sulla Romagna - In virtù del problema siccità, il presidente dell’Emilia-Romagna Vasco Errani ha firmato un decreto di stato di crisi idrica in Romagna. Il provvedimento si è reso necessario per l’assenza di precipitazioni significative nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini che dura ormai da oltre 4 mesi e che si protrarrà molto probabilmente anche nelle prossime settimane. Continuerà infatti a dominare una fase anticiclonica sul nostro Paese, anche se sarà da valutare un possibile peggioramento intorno alla fine della prima decade di Dicembre.  

Ricorso alle riserve idriche strategiche - Se il periodo siccitoso dovesse persistere anche nel mese di Dicembre, la Romagna dovrà ricorrere alle riserve idriche strategiche, prelevando acqua dal Cer (Canale emiliano-romagnolo) in provincia di Forlì-Cesena, mantenendo ai livelli attuali i prelievi dai campi pozzi in Romagna e installando a Novafeltria nel riminese un potabilizzatore mobile, fornito a Hera dalla Protezione civile regionale. 
 

Comuni obbligano l'uso razionale dell'acqua - Il Comune di Rimini così come altri municipi del territorio romagnolo, si apprestano a varare misure virtuose per cercare almeno di arginare la crisi idrica e limitare il consumo di acqua potabile: fontane spente, vietato lavare auto e moto, proibito annaffiare giardini, orti e campi sportivi. Il gestore del servizio idrico integrato (Hera) e quello del servizio di manutenzione del verde pubblico (Anthea) dovranno inoltre chiudere le fontane ornamentali. Per chi non rispetterà l’ordinanza scatteranno le sanzioni: tra i 25 e i 500 euro. 
 

Siccità al Centro, piogge abbondanti sulle Isole e sulla Calabria – Il regime anticiclonico stazionante ormai da mesi sull'Europa centro-orientale e la presenza di una recidiva circolazione depressionaria sul Mediterraneo ha reso l'autunno decisamente piovoso sulla Sardegna e sulle estreme regioni meridionali. Una forte contrapposizione dunque con le condizioni climatiche estremamente secche di Romagna, Toscana e Marche. Seppur localizzate alcune località sulla Sicilia orientale, in particolare sul messinese, hanno raggiunto accumuli pluviometrici annuali sbalorditivi, con valori fino a 1500 mm ma con punte oltre i 2000 mm sui Monti Peloritani
Lievello dell'acqua della diga di Ridracoli dal 2010 a oggi. In evidenza il minimo raggiunto
Lievello dell'acqua della diga di Ridracoli dal 2010 a oggi. In evidenza il minimo raggiunto

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