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14 settembre 2014
ore 12:24
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti

 

L'anomala stagioni estiva che ha interessato l'Italia, con tanta pioggia e temperature fresche, ha purtroppo recato gravi conseguenze anche sulla nostre coltivazioni, quella dal vino in primis.

A lanciare l'allarme la Coldiretti che spiega come la  vendemmia di quest'anno rischia di essere la più scarsa dal 1950 ad oggi.  Secondo le sue stime ci dovrebbe essere un taglio di oltre 15% rispetto allo scorso anno con una produzione di vino che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche delle prossime settimane.

Nonostante l'incertezza nelle stime è ancora elvata è ormai certo che l'Italia perderà quest'anno il primato mondiale nella produzione di vino a vantaggio della Francia dove le stime per il 2014 danno una produzione di 47 milioni di ettolitri, secondo l'Istituto del Ministero dell'agricoltura d'oltralpe.

Dal punto di vista qualitativo la stagione è stata fortemente influenzata dalla piovosità che ha alimentato incertezza e impegnato notevolmente gli agricoltori nella difesa dei grappoli, ma se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.

Sempre secondo Coldiretti i tagli produttivi maggiori si dovrebbero verificare nelle Regioni del Sud ed in particolare in Puglia e Sicilia dove si stimano cali fino al 30 per cento mentre le regioni del Centro sono le uniche a far registrare un aumento produttivo, stimato attorno al 10 per cento, e il raccolto è invece in calo in tutte le regioni del Nord. Le stime saranno pero' progressivamente definite perché molto dipenderà dalle prossime settimane perché restano ancora da raccogliere le uve nell'80 per cento del vigneto italiano, con la vendemmia che quest'anno sarà tardiva e non dovrebbe completarsi prima di novembre.

Ricordiamo che la vendemmia in Italia coinvolge 650mila ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e Igt e  oltre 200mila aziende vitivinicole dalle quali si attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino, realizzato per oltre la metà all'estero. Si stima che il settore da lavoro a circa 1,25 milioni di persone e che per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro: dall'industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro



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