29 febbraio 2024
ore 14:11
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Il nostro Sole pulsa letteralmente come un cuore ma non lo fa contraendosi ed espandendosi bensì diminuendo e aumentando la sua energia. E' già noto da tempo che queste pulsazioni tra un minimo e un massimo richiedono all'incirca 11 anni, per questo si parla spesso di attività undecennale del Sole anche se a dirla tutta la forbice può variare da 10 fino a 12 anni. Ma i massimi e i minimi non sono tutti uguali, questo lo si può facilmente evincere dal grafico dell'ESA che mostra l'andamento dell'attività solare degli ultimi 100 anni.

Si nota infatti un picco tra i picchi, quello degli anni compresi tra il 1955 e il 1965 che non si è ancora ripetuto. Gli scienziati che monitorano costantemente l'attività del Sole pensano che un picco simile non si verificherà a breve, tuttavia è imminente un nuovo massimo che dovrebbe verificarsi entro e non oltre il 2025/2026

Ci siamo molto vicini in effetti, da un confronto tra l'attività solare del febbraio 2021 e dell'ottobre 2023 si vede chiaramente che la nostra Stella è diventata nettamente più turbolenta.

Quali ripercussioni potrebbe avere un massimo solare sulle attività umane? Un Sole più turbolento significa maggiore probabilità che si verifichino eruzioni di plasma più imponenti sulla sua superficie con tempeste geomagnetiche più energetiche dirette verso la Terra. A rischiare non sarà certamente la salute umana ma le attività umane invece si, perchè le tempeste geomagnetiche hanno una certa influenza sui circuiti elettrici e la capacità in caso di forti eventi, di farli letteralmente bruciare. Intendiamoci, non è che ci esploderanno i cellulari mentre li stiamo usando, niente di tutto questo.  A rischiare di più sono le apparecchiature che hanno in se dei trasformatori quindi un po' tutta la rete elettrica e di telecomunicazioni, anche e soprattutto quella satellitare. Si rischiano in sostanza dei blackout. Attualmente i sistemi di previsione per le tempeste geomagnetiche ci danno un preavviso massimo di 30 minuti.

Per quando riguarda l'influenza dell'attività solare sul clima, una domanda che sicuramente vi state facendo, vi diciamo subito che una corrispondenza attività solare - clima è stata trovata solo per un lungo periodo di prolungata bassa attività corrispondente a quello che è più comunemente noto come il minimo di Maunder  intercorso tra il 1600 e il 1700 e caratterizzato da un numero di macchie solari insolitamente basso (meno macchie solari ci sono più bassa è l'attività del Sole e viceversa). Effettivamente in quel periodo la temperatura media della Terra fu all'incirca un grado più bassa di quella media attuale. Tale periodo è stato uno dei più freddi di un intervallo di tempo più ampio (convenzionalmente indicato dai climatologi tra il sedicesimo e il diciannovesimo secolo) noto come Little Ice Age.

La corrispondenza però si perde esaminando gli ultimi 100 anni di attività solare e confrontandoli con l'andamento della temperatura, si nota infatti che dopo il picco di attività solare degli anni 60 la temperatura invece di diminuire globalmente è aumentata mentre l'energia solare è diminuita. Questo conferma che dietro all'aumento della temperatura degli ultimi 50 anni non può esserci l'attività solare ma come ben sappiamo, quella umana!


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