Meteo. La Nina fatica a svilupparsi. Ecco cosa ci attende dopo L'ESTATE
Il fenomeno mostra molte difficolta a svilupparsi
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Aggiornamento su La Nina. L'analisi delle anomalie di temperatura delle acque superficiali del Pacifico equatoriale dimostrano che siamo in condizioni di neutralità (né La Nina, né El Nino). Per poter parlare de La Nina bisogna che le anomalie non solo siano inferiori a -0,5°C ma che tale anomalia si mantenga per almeno tre mesi. Questo non è avvenuto. Anche sotto la superficie non c'è un segno evidente che le anomalie siano così marcate. E' possibile che la circolazione atmosferica si opponga allo sviluppo del fenomeno.
Questa situazione è supportata anche dai
modelli di previsione numerica che mostrano come il fenomeno rischi
di non 'entrare' fino a fine anno rimanendo così in condizioni di
neutralità. Non è la prima volta che dopo un Super El Nino come
quello dal quale siamo appena usciti, la Nina non arrivi. Questo ad
esempio è accaduto nel 1951/52, 1957/58, 1976/77, 1977/78, 1991/92,
2002/03 e 2004/05.
Insomma i dubbi palesati in precedenza sul perchè l'arrivo de La
Nina non sarebbe così certa iniziano a mostrarsi. Vedremo cosa accadrà nelle
prossime settimane ma il segnale di un INVERNO in compagnia di anomalie delle acque superficiali neutre appare forte. C'è da dire che il fenomeno non ha una influenza diretta sulle sorti europee. Lo scenario sull'INVERNO 2016-17 è previsto uscire nella metà di Ottobre.