Meteo. Possibile forte disturbo al vortice polare in dicembre, approfondiamo
Facciamo il punto della situazione.
C'è un alto grado di confidenza in dicembre da parte dei modelli numerici per un indebolimento del vortice polare troposferico e per un aumento della probabilità di discese di masse d'aria fredda su Europa, Canada e USA. Appare infatti possibile uno spostamento retrogrado dei massimi anticiclonici dalla Scandinavia alla Groenlandia allo scadere della prima decade di dicembre, contestualmente ad un netto calo dell'indice NAO su valori negativi. Di conseguenza un canale di bassa pressione è possibile attivarsi dall'Atlantico verso il Mediterraneo e questo renderebbe dicembre molto dinamico. I valori negativi della NAO attesi sono piuttosto significativi e indicano una forte perturbazione della circolazione nell'emisfero Nord. L'Immagine di seguito mostra nelle EOF il passaggio da Blocco a NAO negativa prevalente.
Dal momento che questo passaggio avviene in maniera rapida, i modelli deterministici possono presentare incertezze sulla evoluzione sinottica dopo cinque giorni sull'Italia per cui queste vanno prese come analisi prettamente di circolazione e non come dettagli previsionali.
La NAO è una misura della differenza di pressione tra l'alta pressione delle Azzorre e la bassa dell'Islanda, ed è quindi intrinsecamente correlata alla forza e alla posizione del getto del Nord Atlantico. Nell'ultimo decennio avere una Nao negativa in dicembre è diventata merce rara; ad esclusione del 2020 bisogna risalire al 2010 quando il valore mensile fu di -1,85. Dal 1950, 28 mesi di dicembre segnano un valore negativo, 13 dei quali sotto la soglia di -1. Al 2009 spetta il valore più basso con -1,92. Una NAO negativa, che fotografa anche un vortice polare debole, comporta più possibilità per masse di aria fredda di interessare Europa, Canada e USA. Tuttavia questi tipi di pattern che notoriamente sono associati a fasi fredde sono influenzati dai cambiamenti climatici e secondo recenti analisi le anomalie di temperatura sul Nord Europa sono diventate più 'calde' nel corso degli anni. Questo è legato ad una minor riserva di aria fredda.
La dinamica a cui sarà sottoposto il vortice polare è dovuta a cause prettamente troposferiche con un importante contributo della Madden Julian Oscillation nelle fasi alte. questo comporta anche un miglioramento della affidabilità previsionale da parte dei modelli che hanno rivisto la loro previsione per la terza settimana di dicembre.
Il forte disturbo troposferico viene captato dalla stratosfera attraverso un trasferimento di calore. Questo determina una perturbazione al vortice stratosferico ma che è più palese alle quote medio basse mentre alle alte rimane un vortice piuttosto freddo e forte. Questa dinamica fa si che il vortice stratosferico assume, nella sua struttura verticale in 3d, una forma a 'pantalone'.
