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21 febbraio 2024
ore 6:59
di Francesco Nucera
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 Per esperti
sarà un final warming quello in avvio di marzo?
sarà un final warming quello in avvio di marzo?

Il secondo evento di inversione dei venti stratosferici secondo Ecmwf è stato appena superato, ora il vortice polare subirà un rinforzo per poi presentare un nuovo  netto calo ad inizio marzo quando la media prevede una nuova inversione attorno al 7-8 di marzo. Dal momento che marzo come mese, da un punto di vista meteorologico, appartiene alla primavera questo potrebbe essere potenzialmente un riscaldamento finale stratosferico o Final Warming. Parliamo di evento potenziale perchè il modello mostra un nuovo recupero nelle settimane a seguire. Allo stato attuale la modalità con la quale sta evolvendo il vortice è difficile poter dire che tipo di evento sarà, ovvero se un riscaldamento minore, maggiore oppure finale. Bisognerà dunque attendere.

venti a 10 hPa secondo Ecmwf
venti a 10 hPa secondo Ecmwf

ll Final Warming (FW) è un evento che accade sempre in primavera. Ogni primavera, il vortice polare stratosferico transita dal suo stato invernale occidentale (una bassa pressione sul Polo) allo stato estivo orientale a causa dei cambiamenti stagionali nella radiazione solare in arrivo.

Per effetti fotochimici il vortice polare stratosferico scompare e viene sostituito da un anticiclone polare stratosferico. Il vortice polare stratosferico tenderà poi a formarsi in autunno quando  le temperature stratosferiche inizieranno a diminuire. Mediamente il FW avviene attorno la metà di Aprile, mese con una frequenza maggiore. Quando accadono prima si definiscono precoci, dopo il 15 Aprile invece tardivi. 

Gli effetti in superficie sono variabili e meno bruschi dei classici stratwarming invernali. La media di tutti gli eventi mostra una struttura negativa simile ad NAO negativa con una anomalia positiva di geopotanziale sulla Groenlandia e un'anomalia negativa sull'Europa e sull'adiacente regione del Nord Atlantico. C'è da dire che la correlazione per l'Europa meridionale non è così alta e questa varia a seconda del tipo di evento guida (pattern a 1 onda oppure a 2 onde).

I Final warming dinamici. Ci sono delle condizioni di natura troposferica, attraverso le onde planetarie, che possono aiutare il processo radiativo che porterebbe di per sè alla dissoluzione del vortice polare. In questi casi, gli eventi, guidati dalle onde troposferiche, sono definiti Final warming dinamici. In un inverno senza grandi sconvolgimenti del vortice polare, ovvero senza che il vortice stratosferico abbia subito grandi interruzioni attraverso gli Stratwarming è più probabile che si assista ad un riscaldamento finale precoce di tipo dinamico. Quando invece il vortice in inverno subisce una scissione o si indebolisce fortemente allora impiega del tempo per riformarsi ed è molto più probabile che il vortice possa andare incontro ad un Final Warming tardivo, spesso attraverso effetti radiativi.



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