16 febbraio 2024
ore 23:47
di Carlo Migliore
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2 minuti, 29 secondi
 Per tutti

Quando si ha a che fare con piccoli nuclei instabili indipendenti dal grande motore perturbato atlantico i modelli faticano sempre a trovare la strada giusta. Ne è la dimostrazione il tempo del weekend, dato in prima analisi come a tratti instabile e poi invece ampiamente ritrattato. Ma questo è normale, le proiezioni matematiche individuano molto meglio le configurazioni su larga scala piuttosto che le situazioni isolate. Un preambolo necessario per capire il tempo a cui andremo incontro nella prossima settimana, caratterizzato in una prima fase da infiltrazioni instabili e nella seconda parte da una ondulazione più marcata del flusso in grado di portare un cambiamento più sostanziale per l'Italia. Si potrebbe arrivare al paradosso che siamo più persuasi dalla dinamica del tempo della seconda parte della settimana che da quello dei primi giorni, ma andiamo con ordine:

All'inizio della settimana il promontorio anticiclonico di matrice sub tropicale sarà ancora una minaccia per l'Europa occidentale, preferiamo usare questo termine in quanto non è solo l'Italia ad avere gravi problemi di siccità. I massimi barici saranno a ridosso della Spagna e quindi ancora in grado di fare da muro alle perturbazioni atlantiche che dovranno aggirarlo. 

immediatamente più a est, tra la Francia e l'Italia il campo barico sarà meno elevato e dunque infiltrazioni di correnti instabili potrebbero penetrare sul Mediterraneo. Non vere e proprie saccature ma solo nuclei freschi in grado di formare piccole depressioni con instabilità locale. A tal proposito i modelli individuano tra lunedì e martedì la discesa verso l'Italia di un piccolo impulso di aria più fredda che potrà essere in grado di portare qualche rovescio sulla Penisola, forse più probabile al Centro Sud ma ancora da valutare pienamente.

Successivamente assisteremo ad un progressivo approfondimento della pressione tra il Regno Unito e la Scandinavia. Un grosso ciclone extra tropicale che diventerà il protagonista assoluto del tempo sull'Europa occidentale, centrale e settentrionale. La saccatura associata al minimo dovrebbe scendere anche verso l'Italia trasportando un paio di intense perturbazioni che potrebbero interessarci tra venerdì e il weekend. La dinamica potrebbe essere molto simile a quella  della recente fase piovosa che ci ha interessato nello scorso weekend. 

Dunque per riassumere: tra le giornate di lunedì e martedì dovremmo avere degli spunti instabili, forse più probabili al Centro-Sud con qualche strascico fino a mercoledì mattina, poi un peggioramento più generalizzato con prodromi nella giornata di giovedì ma con instabilità più diffusa tra  venerdì e il weekend. Dal punto di vista termico è atteso un calo delle temperature nella prima parte della settimana poi un temporaneo aumento intorno a giovedì e poi un successivo nuovo calo per il weekend. Attenzione perchè tutta la dinamica sarà da approfondire ulteriormente nel corso dei prossimi aggiornamenti. Seguiteci sempre


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