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4 febbraio 2014
ore 9:15
di Alex Guarini
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1 minuto, 56 secondi
 Per tutti
Neve Alpi, sarà ancora emergenza! Foto di Thomas Martini.
Neve Alpi, sarà ancora emergenza! Foto di Thomas Martini.
Nuovo carico di neve sulle Alpi nel corso della settimana – Una situazione che si fa sempre più difficile, specie sui settori orientali, già interessati in questa prima parte dell'anno da quantitativi di neve al suolo davvero eccezionali. E non è finita qui, perchè la circolazione atmosferica a scala europea rimarrà pressoché stazionaria con il dominio di una vasta circolazione depressionaria in azione dall'Atlantico al comparto centro-occidentale europeo. Ne conseguirà l'arrivo di nuove perturbazioni che impatteranno proprio contro la barriera alpina, alimentate da correnti umide meridionali.

Mercoledì mentre la coda della perturbazione giunta Martedì darà luogo a residue nevicate tra Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli, l'ennesimo fronte atlantico giunge da ponente con un peggioramento che interesserà inizialmente tra pomeriggio e sera le Alpi centro-occidentali, per poi estendersi tra la nottata e le prime ore di Giovedì ai settori centro-orientali con accumuli di neve fresca fino al mezzo metro ad una quota di 1500 metri. Per fortuna già dal pomeriggio ampie schiarite si estenderanno su Centro-Ovest Alpi in marcia verso levante.

Una breve tregua prima dell'ennesima perturbazione in arrivo nel corso di Venerdì, su tutto l'arco alpino. Situazione che rischia di divenire molto delicata, specie se pensiamo ai nuovi accumuli previsti che si andranno a sommare a quelli preesistenti. Pensate che attualmente tra Dolomiti e Carnia si superano mediamente i 250 cm di accumulo a partire dai 1500-1600m con punte di ben 550 cm a Sella Nevea intorno ai 1800m!

Prosegue senza sosta il lavoro delle autorità - Vigili del Fuoco, Protezione Civile e persino l'Esercito sono all'opera per spalare i tetti a rischio crollo causato dal possente accumulo di neve. In alcuni casi si scavano persino cunicoli tra le case per transitare tra i muri di neve. Rimane alto il rischio di valanghe, quindi massima attenzione e prudenza!

Una situazione che non si verificava dalla fine degli anni 70 specie ad Est, mentre buona parte della dorsale appenninica, sempre più penalizzata da questo tipo di configurazioni atmosferiche continua a rimanere a secco con temperature diffusamente superiori alle medie stagionali.  
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