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25 luglio 2015
ore 7:44
di Manuel Mazzoleni
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Prosegue l'analisi delle immagini inviate della sonda New Horizons che ci permette così di conoscere sempre di più il pianeta nano Plutone. Le immagini della superficie illuminata dal Sole ci mostrano la presenza di foschie alte sino a 130 km, mentre i ghiacci presenti sulla superficie non sarebbero stazionari ma ben si in movimento. La foschia presente potrebbe essere prodotta dai raggi ultravioletti del Sole che rompono le molecole di gas metano presenti nell'atmosfera del pianeta nano. I ghiacciai in movimento all'interno della pianura Sputnik sembrano suggerire invece una recente attività geologica.

Immagini a colori di Plutone (NASA)
Immagini a colori di Plutone (NASA)
La foschia attorno a Plutone
La foschia attorno a Plutone

La foto di Plutone, scattata dalla sonda New Horizons sette ore dopo il suo volo radente, mostra una silhouette luminosa che ricorda quasi un'aura composta da due strati di foschia: uno più vicino alla superficie, alto circa 80 chilometri, e uno sovrastante, che si estenderebbe per altri 50 chilometri.

Ghiacciai in movimento
Ghiacciai in movimento

Le immagini della pianura ghiacciata Sputnik mostrano ghiacciai in movimento ricchi di azoto, monossido di carbonio e metano. Altre immagini ravvicinate e a colori di Plutone mostrano che all'equatore sono presenti regioni di colore più scuro, mentre nella regione del polo nord c'è una distesa di ghiaccio più chiara: in mezzo i colori vanno via via degradando. Secondo i ricercatori, questo 'disegno' potrebbe essere il frutto dello spostamento stagionale dei ghiacci dall'equatore verso i poli.



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