14 febbraio 2013
ore 17:15
di Edoardo Ferrara
tempo di lettura
1 minuto, 27 secondi
 Per tutti
Polo Nord in sofferenza più del previsto!
Polo Nord in sofferenza più del previsto!
Artico in grave sofferenza, perdita del volume di ghiaccio superiore al previsto -

Impietose le ultime stime elaborate dal satellite CRYOSAT dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), dalle quali si evince una perdita di ghiaccio superiori alle stime precedenti. Dal 2008 il pack artico ha perduto 4.300 km cubi di ghiaccio nel periodo autunnale e 1.500 in quello invernale. Il fatto più grave risulta essere che questa perdita riguarda il ghiaccio più antico ( quello nuovo è purtroppo subito soggetto alle fusioni estive ), più alta del 60% rispetto alle stime desunte in precedenza con il programma Piomas; è quanto fanno sapere dall'ESA. Le aree più coinvolte sono Groenlandia, Arcipelago Canadese e le aree a nord delle Svalbard; è noto infatti che proprio il lato atlantico risulta essere tra quelli in maggiore sofferenza. 



Secondo le stime satellitari, risulta che nell'area artica la temperatura media è salita di 2.4°C negli ultimi 50 anni,

ben 1.8°C in più rispetto al tasso di crescita delle latitudini medie. Tale rialzo termico vanifica l'azione delle precipitazioni che non riescono a riequilibrare il ghiaccio, dato che stanno fondendo anche quelli più antichi: mediamente ogni anno si perde circa il 13% dei ghiacci durante l'Estate ed il 4% durante l'Inverno. Tale perdita era stata simulata con il programma Piomas, che tuttavia non ha rispecchiato la situazione reale, peggiore del previsto come evidenziato dai nuovi rilievi di Cryosat.



Alla luce dei nuovi dati, il pack artico potrebbe sparire addirittura nel 2020, trent'anni prima rispetto a quanto ipotizzato dall'IPCC. Una stima certamente drammatica, che rimane una proiezione non da prendere come oro colato, ma da valutare con senso critico e che necessiterà sicuramente di ulteriori conferme.


Seguici su Google News


Articoli correlati