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29 aprile 2024
ore 18:32
di Carlo Migliore
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2 minuti, 30 secondi
 Per tutti

Quante volte in una calda giornata estiva abbiamo pensato a come sarebbe bello poter accumulare tutta quell'energia e poterne poi disporre nei freddi mesi invernali. Oggi abbiamo sistemi molto innovativi per lo stoccaggio di energia, parliamo naturalmente delle batterie, ma sono vincolati a una serie di condizioni. La prima fra tutte è la capacità di  stoccaggio, ossia quanta energia è possibile accumulare per un dato peso della batteria. A titolo di esempio le batterie più comuni ed efficienti al momento disponibili e utilizzate sul mercato, quelle al Litio, possono accumulare fino a 0.3 Kwh/kg. Tenendo presente il consumo di energia media per un nucleo familiare di 3 persone che si aggira attorno ai 240kw/h al mese, per accumulare energia sufficiente per un mese dalle batterie al Litio occorrerebbero 800kg di batterie, che oltre al costo esorbitante richiederebbero anche grandi volumi di spazio in casa da destinargli, impensabile! Ma c'è una nuova tecnologia in costante via di sviluppo che sta implementando un modo del tutto rivoluzionario di stoccare energia attraverso l'idrogeno solido

Ora, l'idrogeno è un gas, molto esplosivo per altro, ma può essere ridotto in forma solida attraverso una serie di operazioni che utilizzano bassissime temperature e pressioni molto elevate. Una batteria all'idrogeno solido avrebbe la capacità di accumulare fino a 3.5kWh/kg di energia, il che per il consumo medio mensile riportato sopra richiederebbe solo 68kg di batteria, il peso medio di una persona, un cilindro di una trentina di cm di diametro, alto poco più di un metro, tranquillamente sistemabile in cantina o sotto terra vicino alla casa. Tutto bellissimo ma c'è stato un problema che fino a poco tempo fa rendeva questa risorsa sconveniente, l'alto costo in termini di energia per ottenere quelle basse temperature (prossime allo zero assoluto) e quelle altissime pressioni. In sostanza il gioco non valeva la candela

Ora però gli scienziati stanno lavorando a un sistema per ottenere l'idrogeno solido con un dispendio energetico minimo e pare che ci siano riusciti. La prima a provarci con successo è stata la Plasma Kinetics. Il trucco sta nel cercare di far assorbire le piccolissime molecole dell'idrogeno all'interno del reticolo di alcuni metalli per ottenere quello che in gergo viene definito un idruro di metallo. Il processo industriale con cui si ottiene un idruro di metallo non richiede un dispendio energetico particolare e rende "sostenibile" la costruzione di batterie ad idrogeno solido.

I progressi degli ultimi anni sono stati così importanti che una startup norvegese, tale Photoncycle promette di riuscire a mettere sul mercato per il 2025 una batteria grande quanto un armadio che può stivare fino a 10mila KWh di energia. Per darvi un'idea, è quanto basta per far andare avanti una casa per mesi, anche con il riscaldamento a manetta.


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