Terremoti Nord Italia: tutti i più forti dal Medioevo
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Per tutti
3 Gennaio 1117: magnitudo 6.5 scala Richter (>VII Mercalli), con epicentro nella zona di Verona. Funestò gran parte del Nord Italia, comprese le città di Milano, Bergamo, Brescia, Venezia, Treviso, Modena, Pavia, Parma e Cremona. Circa 30mila furono le vittime ipotizzate; crollò parte dell'Arena di Verona, che rimase così come la vediamo ai giorni nostri.
25 Dicembre 1222: terremoto a Brescia, con distruzione di innumerevoli edifici. Numerosi morti. Fu avvertito fino in Emilia.
25 Gennaio 1348: magnitudo 6.7 scala Richter con epicentro sulla Carinzia, a nord del Friuli. Si registrarono fino a 10mila vittime. Seguirono scosse di assestamento fino al 5 Marzo.
25 Luglio 1365: terremoto con epicentro a Bologna (VII-VIII Mercalli). Danni agli edifici pubblici e religiosi; alcuni morti.
1-2 Febbraio 1369: terremoto avvenuto nella notte tra l'1 ed il 2, con epicentro ad Alessandria (VII-VIII Mercalli); crollo di numerosi edifici.
31 Dicembre 1504: epicentro Bologna (VII Mercalli); la città fu estesamente danneggiata. Altre forti scosse si registrarono il 3 e 20 Gennaio 1505. Unica vittima un uomo, morto di paura per la scossa del 3 Gennaio.
26 Marzo 1511: terremoto con epicentro tra Friuli e Slovenia. Causò gravi danni, tra cui il crollo del castello di Udine. Si contarono fino a 10mila morti, provocò perfino un piccolo tsunami nel mare Adriatico che interessò Trieste e Venezia.
22 Ottobre 1541: epicentro in Piemonte (Valle Scrivia) con intensità di 5.2 gradi della scala Richter. Si registrarono gravi danni ed alcune vittime ad Alessandria. Danni rilevanti anche a Stazzano, Novi Ligure e Serravalle Scrivia.
13 Marzo 1564: disastroso terremoto con epicentro sull'Appennino Ligure (7.1 Richter), causò più di 200 morti fra Genova e Sarzana, soprattutto nell'odierna provincia di La Spezia.
17 Novembre 1570: terremoto con epicentro a Ferrara (5.5 Richter), secondo le cronache provocò un numero di morti variabile tra 70 e 200; gravi danni in città, con circa il 40% degli edifici che subirono dei danni. Le scosse durarono a fasi alterne per circa 4 anni.
25 Febbraio 1695: epicentro sul Veneto, distruzione e centinaia di vittime.
30 Marzo 1753: epicentro in Piemonte, tra Pinerolo e la Val Chisone; numerose le vittime. Per le frequenti scosse di assestamento molte persone dimorarono all'aperto per 3 mesi.
12 Maggio 1802: Lombardia (VIII-IX Mercalli), epicentro nei pressi di Soncino (CR). Molti danni e diversi crolli. Morirono due persone.
23 Febbraio 1818: epicentro al confine con la Francia. Terremoto fortissimo e rovinoso a Sanremo e Porto Maurizio; gravi danni anche ad Alassio e Diano Castello. Le scosse durarono per tutto l'anno.
29 Giugno 1873: epicentro in provincia di Belluno (X Mercalli). Danni e decine di vittime, fin verso il Trevigiano orientale.
23 Febbraio 1887: epicentro a Diano Marina, del 6.5 grado scala Richter (X Mercalli), il sisma sconvolge l'attuale provincia di Imperia. Si contarono 644 vittime, oltre 1000 i feriti e 100mila i senzatetto. Diversi comuni furono semidistrutti.
27 Marzo 1928: terremoto in Carnia (Friuli) del 5.7 grado scala Richter (VIII-IX Mercalli) provocò 11 vittime.
18 Ottobre 1936: epicentro sulle Prealpi trevigiane (5.9 gradi Richter, IX Mercalli). Provocò 19 morti.
6 Maggio 1976: terremoto del Friuli (6.4 scala Richter), con scosse fino a Settembre. Vastissimi danni su tutta la Regione, dove si registrarono 989 morti. Avvertito in tutto il Centro-Nord, la Slovenia e l'Austria. Si tratta del terremoto più forte del XX secolo per l'Italia settentrionale.
15 Ottobre 1996: epicentro nel Reggiano, tra Bagnolo, Correggio e Novellara. Il sisma è durato circa un minuto e le scosse di assestamento sono proseguite in tutti i mesi successivi; 2 le vittime. (fonte: wikipedia.it)