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3 luglio 2015
ore 15:51
di Carlo Migliore
tempo di lettura
50 secondi
 Per tutti

E' stato proprio l'eccessivo calore, la causa della formazione nel pomeriggio di diversi ammassi temporaleschi molto intensi sulle Alpi ma localmente anche sugli Appennini. Una gigantesca cellula auto rigenerantesi in particolare si è sviluppata nel primo pomeriggio sul Trentino e si è poi propagata successivamente sia verso il Veneto ed il Friuli che verso la Lombardia. 

Gli ammassi temporaleschi visti dal Sat
Gli ammassi temporaleschi visti dal Sat

Una reazione a catena sostanzialmente come le pedine del domino, l'umidità scaricata a terra dal primo temporale ha fatto da combustibile per generare quelli successivi e via via il fronte temporalesco ha conquistato porzioni sempre più ampie di territorio. La stessa cosa ma in misura minore è accaduta anche sul Piemonte occidentale e sul Lazio.

Epicentro del maltempo la Valsugana colpita da piogge violente e anche grandinate che hanno cumulato fino a 150mm in poche ore. Accumuli abbondanti anche nel Bresciano, Pordenonese, e Bellunese con punte di 35mm , 28mm nel Vicentino,  27mm a Cave nella provincia orientale di Roma.


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