Merapi: si teme una mega-eruzione
Non accenna a calmarsi l’attività del vulcano Merapi, ormai da giorni al centro delle cronache indonesiane. Anche nel corso degli ultimi due giorni il flusso piroclastico ha continuato a fuoriuscire e a bruciare boschi e abitazioni nei dintorni. Dall’inizio dell’eruzione oltre 100000 persone sono state evacuate e il bilancio delle vittime è salito a 138. Gli ospedali sono al completo e i medici sono costretti a non accettare più i pazienti che non siano in condizioni di emergenza.
Secondo alcuni geologi il Vulcano Merapi è il più pericoloso dei vulcani indonesiani. Nel corso della storia le eruzioni più distruttive sono accadute nel 1006, 1369, 1786, 1822, 1872 e 1930 quando restarono uccise 1300 persone.
Alcune stime ritengono che all’interno delle cavità sotterranee del vulcano vi sarebbe un enorme quantità di magma, fino a 3 volte quella contenuta nel vulcano “Tambora”, la cui irruzione più distruttiva degli ultimi 10000 anni, nel 1815, fu seguita da un sensibile raffreddamento della temperatura globale del pianeta. Tuttavia, nonostante la storia abbia già mostrato in passato la pericolosità dei vulcani Indonesia, una possibile eruzione catastrofica del Merapi rimane altamente difficile da prevedere in anticipo.
