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4 febbraio 2011
ore 10:12
di Daniele Berlusconi
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1 minuto, 38 secondi
 Per tutti
Scenario possibile per la seconda decade di Febbraio
Scenario possibile per la seconda decade di Febbraio

Inverno finito?  Forse no... La prognosi per il proseguo del mese di Febbraio rimane molto incerta e di difficile interpretazione, ma non è detta l'ultima parola per il ritorno del freddo intenso e della neve anche sull'Italia.


Da un lato la QBO positiva su tutta la colonna atmosferica (prevalenza di venti troposferici occidentali), e la presenza di una Nina Strong, stanno favorendo un forte ricompattamento del Vortice polare e un suo sbilanciamento in sede Groenlandese, tale da non permettere discese fredde sull’Europa e da mantenere il flusso atlantico ben teso alle alte latitudini.


D’altro canto, invece, alcune variabili di difficile lettura e parametrizzazione da parte dei centri di calcolo, potrebbero far saltare i progetti di Primavera anticipata. La forte colata gelida sugli States e l’effetto “farfalla” causato dal ciclone Yasi,  hanno dato non pochi grattacapi ai modelli deterministici, che, nelle ultime emissioni, hanno virato verso una nuova linea tendenza.


La corda atlantica, sembra possa spezzarsi durante la seconda decade di Febbraio, grazie ad un progressivo allungamento delle ondulazioni del getto, sotto la spinta degli anticicloni subtropicali gonfiati dalla Nina.  Il vortice polare subirebbe allora un nuovo attacco alla sua stabilità, sia dall’Anticilone aleutinico, che dalle spinte subtropicali in Atlantico, aprendo alla possibilità di un nuovo split,  in posizione favorevole per la formazione di uno Scand+ sull’Europa (alta pressione sulla Scandinavia).


Ecco che allora nella seconda decade di Febbraio ritornano in auge le ipotesi di scenari invernali, con possibili anche intense colate gelide e retrogressioni fredde nel cuore del Vecchio Continente. La formazione di basse pressioni nel Mediterraneo fungerebbe da catalizzatore dell’aria fredda, che, in caso di ciclogenesi ad Ovest dell'italia, coinvolgerebbe anche lo Stivale, in particolare Nord e Adriatiche. Continuate a seguirci per le necessarie conferme di tale linea evolutiva.


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