18 gennaio 2021
ore 12:18
di Lorenzo Badellino
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NUCLEO GELIDO SUGLI STATI DELL'EST. Non si placa il gelo sugli stati centro-orientali del Continente, a causa di una poderosa irruzione di correnti russe avvenuta durante la scorsa settimana che continua a condizionare il tempo e l'andamento delle temperature. Il nucleo gelido si posiziona in queste ore lungo gli stati confinanti con la Russia, culminando sull'Ucraina dove alla quota di circa 1500m troviamo isoterme fino a -17/-18°C, che si traducono con temperature al suolo di oltre -20°C.

PUNTE DI -26°C E NEVE IN PIANURA. In particolare le minime più basse registrate questa notte hanno raggiunto i -24°C a Mosca e Boryspil, nel mezzo dell'Ucraina non lontano da Kiev, -26°C a Slutsk, in Bielorussia così come nel nordest della Polonia a Suwałki, con -20°C a Varsavia. E intanto la neve cade fino a quote di pianura con temperature abbondantemente sotto zero nel sud della Russia, in Romania e Moldavia. Il clima si 'addolcisce' spostandosi verso ovest e raggiungendo gli stati centrali europei e tra Germania orientale e Repubblica Ceca ritroviamo temperature che si avvicinano allo zero, mentre però nevica a Praga, Berlino e Monaco di Baviera.

VERSO UN RIALZO TERMICO. Ma qualcosa comincerà finalmente a cambiare nel corso  della settimana, grazie all'ingresso di correnti occidentali di origine atlantica e quindi più temperate che spingeranno verso est la massa di aria gelida rimpiazzandola con una prima perturbazione che martedì scorrerà sull'Europa centrale, distribuendo qualche pioggia in Germania e Polonia e nevicata a quote basse, anche in pianura sulle aree che riusciranno a conservare l'aria fredda nei bassi strati, nonostante il vistoso rialzo termico. Nevicate che entro mercoledì raggiungeranno Paesi Baltici e Bielorussia fino in pianura e sulle coste, anche se l'aumento delle temperature sarà inesorabile e assai sensibile.





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