CRONACA METEO. Maltempo in esaurimento al Nord, ma rimangono ancora parecchie situazioni critiche
Si è definitivamente esaurita l'ondata di maltempo che ha coinvolto il Nord con forti piogge e abbondanti nevicate sulle Alpi. Si cerca di tornare alla normalità, ma sono ancora molte le situazioni critiche.
2 minuti, 4 secondi
La perturbazione tra lunedì e martedì ha lasciato il segno, soprattutto al Nordovest, tra abbondanti nevicate, valanghe, isolamento di alcuni paesi, piogge abbondanti e smottamenti, tanto che in molte zone la situazione è tutt'altro che tornata alla normalità. In Piemonte i maggiori disagi si sono avuti soprattutto sulle valli torinesi, dove sono caduti fino a 2 metri di neve fresca a quote superiori a 2000m. Sestriere è rimasta isolata per più di un giorno per la troppo neve caduta, mentre Macugnaga (alto Piemonte) lo è tuttora: ci sono alcune valanghe che potrebbero cadere da un momento all'altro, spiega il Sindaco Stefano Corsi. Le scuole rimarranno chiuse fino a giovedì.
Winter lurgy stopped me spending last weekend in the mountains as normal. But its been snowing A LOT since I was away. Gonna have a lot of digging to do when I get back. These pictures are of the ground floor. #Snowmageddon #Tignes pic.twitter.com/i8eu6Isk0S
— Joanna Duncan (@MktgJoanna) 10 gennaio 2018
Il rischio valanghe resta molto elevato, pari a 4 su tutto il territorio piemontese occidentale (sulla scala 1-5). Forti nevicate hanno interessato anche il versante francese delle Alpi. In Val d'Isere la situazione è molto simile a quella del versante italiano. Metri di neve caduti oltre i 2000m di quota, forte pericolo valanghe e auto sepolte. ECCO IL VIDEO:
Images de notre correspondant J. Maille sur place. #Snow #SevereWeather #Avalanches pic.twitter.com/DkQZwLNo0p
— Agate M (@AgateMeteo) 9 gennaio 2018
Il limite delle nevicate si è mantenuto piuttosto elevato per la stagione, a causa del mite respiro dello Scirocco, foriero però di abbondanti precipitazioni. Dalle stazioni di media montagna in giù è stata infatti la pioggia a caratterizzare il tempo degli ultimi giorni, con frane e fiumi ingrossati. I fenomeni, che hanno assunto anche un insolito carattere temporalesco, sono stati accompagnati da raffiche di vento e hanno provocato smottamenti, cadute di alberi e danneggiato un'abitazione nelle Valli di Lanzo. Il comune più coinvolto è stato quello di Ceres.
Situazione decisamente critica anche in Valle d'Aosta, dove fino a martedì sera erano sette le zone ancora isolate per valanghe o per il pericolo della loro caduta: Valgrisenche, Val di Rhemes, Valsavarenche, Val di Cogne, Cervinia, Gressoney e Champoluc. Anche in questo caso la neve fresca caduta in quota oscilla tra 150 e 200cm a quote superiori ai 2000m. Le prime riaperture delle strade sono attese però già oggi, grazie all'intenso lavoro dei tecnici per bonificare le sedi stradali. A quote più basse le forti piogge hanno invece provocato smottamenti del terreno, a Lillianes, nella bassa Valle del Lys, provocando il crollo di una strada. Smottamenti anche nella città di Aosta, per il cedimento di una porzione di muro in via Edelweiss.
Per le previsioni grafiche clicca qui