Redazione 3BMeteo
10 maggio 2013
ore 16:35
Redazione 3BMeteo
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Uno scatto di uno dei tornado che il 3 Maggio 2013 si è abbattuto in Emilia Romagna sul modenese
Uno scatto di uno dei tornado che il 3 Maggio 2013 si è abbattuto in Emilia Romagna sul modenese
Il tornado: uno dei mezzi più impattanti con cui la Natura ci comunica la propria potenza, un fenomeno tanto pericoloso quanto affascinante nella sua forza e maestosità. Nell'ultimo anno sono state ben tre le manifestazioni tornadiche di rilievo che si sono verificate in Italia: il 12 Giugno 2012 sulla laguna veneta (F1/F2 scala Fujita), il 28 Novembre 2012 a Taranto (F2) e il 3 Maggio 2013 tra il Modenese e il Bolognese (F2/F3). Durante quest'ultimo evento, che è stato anche il più intenso, si è avuta la formazione di ben tre tornado ed i danni più ingenti si sono verificati nei Comuni di Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale nel Bolognese, a Castelfranco Emilia e Mirandola nel Modenese, dove si sono anche registrati danni notevoli all’agricoltura, alberi abbattuti, case danneggiate e più di cento persone temporaneamente evacuate.

Tornado, eventi eccezionali ma non così rari - Il tornado di Taranto è indubbiamente quello dai connotati più eccezionali, non tanto per l'area geografica coinvolta, che già nel passato ha sperimentato analoghe manifestazioni (tornado F2 del 20 Agosto 1976, tromba marina del 26 Ottobre 2010), quanto piuttosto per il periodo dell'anno. Le trombe d'aria tendono infatti a verificarsi più frequentemente nel semestre caldo, quando c'è più energia a disposizione per fenomeni convettivi violenti. Indubbiamente è possibile che i cambiamenti climatici in atto ed in particolare il riscaldamento globale e le modificazioni dei regimi pluviometrici e dei pattern sinottici possono aver contribuito ad una variazione della frequenza di occorrenza degli eventi estremi tra cui i itemporali intensi ed i tornado. D'altra parte è opportuno sottolineare come questi eventi non siano poi così rari in Italia e anzi si ripresentino con una certa frequenza. Le trombe d'aria italiane, sebbene siano in grado di arrecare danni anche ingenti, sono più placide dei cugini americani e classificabili nella maggior parte dei casi come F0 o F1, ma non mancano casi fino ad F3 e eccezionalmente anche fino a F4-F5. Tra le zone maggiormente colpite spicca la Valpadana, dove più spesso accade che tra Luglio e la prima decade di Settembre si instaurino le opportune condizioni per il verificarsi di fenomeni vorticosi.

24 Luglio 1930, tornado F5 a Montello - Tralasciando la casistica relativa alle trombe marine, piuttosto numerose sui nostri mari, riportiamo brevemente i fenomeni vorticosi più significativi manifestatisi sullo Stivale. Primo su tutti il tornado del Montello, verificatosi nelle ore centrali del 24 Luglio 1930, il quale ha seminato morte e distruzione abbattendo la propria furia sulle località poste tra Treviso ed Udine. Le stime riportano di raffiche prossime ai 500 km/h, classificando il vortice come un F5, il più potente mai registrato in Italia così come in Europa. Si contarono 23 vittime e danni strutturali pesantissimi, con numerose abitazioni rase al suolo. L'eccezionalità dell'evento non sta soltanto nell'intensità ma anche nelle caratteristiche spazio-temporali: 80 km percorsi in soli 84 minuti fanno pensare probabilmente a più vortici che si sono susseguiti nella medesima supercella.

11 Settembre 1970, F4 a Venezia - Impressionante anche l'evento che ha sconvolto il padovano ed il veneziano la sera dell'11 settembre 1970, quando un F4 si è originato sui Colli Euganei puntando successivamente la laguna veneta. Il vortice distrusse diverse abitazioni, provocando una strage nel momento in cui raggiunse Venezia. I veneziani non scordano infatti la tragedia che si è consumata alla fermata del vaporetto di Sant'Elena, dove il tornado ha rovesciato un motoscafo dal peso di 22 tonnellate mentre si dirigeva al Lido, provocando 21 morti, i più per annegamento. Come se non bastasse, il vortice ha successivamente scaricato la propria furia su due camping locali, mietendo 13 vittime e oltre 140 feriti. Il bilancio complessivo sarà di 36 morti e circa 500 feriti. Anche in tempi più lontani si ritrovano casi davvero notevoli.

Spaventoso è il duplice tornado che colpì la Sicilia occidentale nel Dicembre del 1851, provocando probabilmente circa 500 vittime. Le ricostruzioni dell'evento riportano di un due possenti trombe marine, le quali hanno raggiunto il litorale siciliano in prossimità di Marsala, diventando quindi due tornado in seno alla medesima supercella. Un altro caso pauroso fu quello del 16 Giugno 1957 quando un F4 sconvolse l'Oltrepò pavese con venti all'interno del vortice stimati oltre i 400 km/h; si contarono 6 vittime e numerosi feriti. Non molto distante e pochi anni dopo un altro tornado provocò 9 vittime tra parmense e piacentino; era il 4 Luglio 1965.

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