16 febbraio 2013
ore 7:00
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
Immagini catturatte dall'Osservatorio Astronomico australiano
Immagini catturatte dall'Osservatorio Astronomico australiano
È apparso come un trattino luminoso l’asteroide 2012 DA14 che ha sfiorato la Terra alla distanza record di 27,600 chilometri, senza colpirla, passando all'interno della fascia dei satelliti geostazionari.

Erano le 20.25 in Italia quando la roccia spaziale è passata all’interno dell’orbita della Luna alla velocità di 7,8 chilometri al secondo, sorvolando l'Oceano Indiano, passando al di sopra di Sumatra.
Si è trattato del corpo celeste di maggiori dimensioni ad essersi avvicinato così tanto al nostro pianeta senza recare alcun danno. Resterà nel sistema Terra-Luna circa 33 ore e lo lascerà il 16 febbraio, alle 13 ora italiana.
  

La Nasa ha seguito il passaggio collegandosi in diretta con l’osservatorio astronomico australiano più vicino all’asteroide, che ha appunto immortalato il piccolo trattino luminose sfrecciare nel cielo. E si guarda già al futuro. È possibile, spiega lo scienziato Paul Chodas, che ci sia un nuovo passaggio nel corso del 2046, senza conseguenze per la Terra. L’orbita dell’asteroide è talmente conosciuta che è possibile fare delle proiezioni per tutto il XXI secolo. Adesso stiamo esaminando la remota possibilità che colpisca il nostro pianeta nel corso del 2080. Aspettiamo che si allontani, per stare tranquilli per un lungo periodo.    

Se un asteroide di dimensioni simili dovesse colpire il nostro pianeta, le conseguenze sarebbero devastanti. Nel 1908, a Tunguska, in Siberia, si ipotizza che sia caduto un asteroide, più piccolo di DA14, ma che fu capace di radere al suolo più di 1.200 chilometri quadrati di foresta.

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