Cambio di passo della stagione. Ecco perchè sarebbe dovuto variare il quadro
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Al via una fase più in linea con il
periodo in cui ci troviamo. L'alta pressione delle Azzorre che ha
annullato l'inverno si mette da parte consentendo travasi di impulsi
di aria relativamente più fredda verso il Mediterraneo. Le
temperature si abbasseranno e ci saranno anche delle nevicate sulle
Alpi fino a bassa quota e sull'Appennino. Nulla di eclatante però!
Analisi tecnica per i più esperti. Abbiamo già da tempo messo sotto osservazione la situazione sul Pacifico che, sebbene lontano, può influenzare in determinate condizioni il quadro meteorologico dalle nostre parti. In particolare abbiamo puntato molto sulla convezione tropicale e della sua influenza sul Jet Stream. L'ipotesi fatta, che avrebbe giustificato il cambiamento da metà gennaio, è che con il movimento dell'onda tropicale verso il Pacifico occidentale (MJO in fase 6-7), il blocco sull'Alaska sarebbe venuto meno. Questa dinamica avrebbe 'sbloccato' la situazione in Europa tanto da abbassare il flusso perturbato e determinare uno sgonfiamento della fascia anticiclonica sub tropicale.
Guardiamo qui l'evoluzione della
temperatura in sede polare. Si nota il riscaldamento stratosferico
occorso in avvio del 2015. Tale dinamica ha portato una sorta di
split termico in stratosfera ma senza conseguenze. In genere tali
riscaldamenti 'minor' si ripercuotono sull'Indice AO dopo 10-15 giorni
dall'evento.
Il segno della AO dovrebbe scendere verso la condizione di neutralità o al più risultare debolmente negativo. Per tale motivo questa situazione da Nord Atlantico, con contributi artici per blocking scandinavo, più consona al periodo, dovrebbe perdurare per 7/10 giorni. Il dopo si vedrà.