22 settembre 2011
ore 11:00
di Fabio Da Lio
tempo di lettura
1 minuto, 57 secondi
 Per tutti
Il Tambora visto dall'alto
Il Tambora visto dall'alto
Lo stato del Vulcano Tambora, sull'isola indonesiana di Sumbawa, ha raggiunto uno stato di allerta 3 (Siaga) su 4 totali, secondo la classificazione delle allerte da parte del Centro di Vulcanologia e Geologia indonesiano. Ciò ovviamente ha costretto molti dei residenti che risiedono sui fianchi collinari circostanti ad evacuare verso territori più bassi. Il Tambora, che è responsabile della più grande eruzione vulcanica fra quelle registrate nella storia che ha provocato il maggior numero di morti, ha iniziato a mostrare segni di risveglio già lo scorso Aprile. All'inizio di Agosto ha fatto fuoriuscire una spessa colonna di fumo bianco alta circa 20 metri. L'attività sismica è cresciuta significativamente durante il mese di Settembre, con 12-16 terremoti che si sono verificati mediamente ogni giorno.

Evacuazioni - Centinaia di famiglie nei villaggi che distano tra 5 e 10km dalla cima del vulcano hanno deciso di muoversi, dopo l'incremento dell'attività sismica al di sotto del vulcano. La BNPB (Disaster Mitigation Coordinating Agency) inoltre ha incontrato i leaders dei tre distretti più vicini al Monte Tambora, Bima, Dompu e Sunbawa: due villaggi, Pancasila e Doro Pet sono particolarmente vulnerabili, dato che si trovano a circa 5km dal vulcano, che ha un'altezza di 4300m ed è il più alto di tutto l'arcipelago indonesiano.

Catastrofica l'eruzione del 1815 - Ricordiamo come l'eruzione del Tambora del 10 Aprile 1815 uccise un numero di persone compreso tra le 71mila e le 92mila unità. Circa 11mila persone vennero uccise direttamente dall'eruzione, mentre altre 60mila o più morirono a causa delle ripercussioni legate all'evento, i più per fame e malattie, dato che l'eruzione diede uno stop significativo all'agricoltura, a causa delle ceneri. Pensate che l'eruzione del 1815 è stata stimata avere un indice di esplosività vulcanica (VEI) pari a 7, seconda a quella di Hatepe in Nuova Zelanda nel 180AC, ed appena la quinta tra quelle registrate nella storia dell'umanità. Da ricordare inoltre come l'esplosione del 1815 sia stata la causa dell'anno senza estate (1816) sull'emisfero settentrionale, per via degli ingenti quantitativi di polvere, cenere e gas rimasti intrappolati in atmosfera per molti anni, in grado di diminuire significativamente la quantità di radiazione solare che abitualmente colpisce il suolo della Terra e quindi anche la temperatura globale terrestre.
L'Isola di Sumbawa con il Tambora
L'Isola di Sumbawa con il Tambora

Seguici su Google News


Articoli correlati