LIVELLO DEI MARI IN CRESCITA: INONDAZIONI PROSSIMA GRANDE SFIDA
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Da una decina di anni a questa parte, in particolare dal 2005 anno di Katrina, il più devastante uragano della storia recente, una nuova consapevolezza sta nascendo nella società civile. Il global warming è una realtà divenuta ormai incontrovertibile e con essa anche il rischio che catastrofi come Katrina potrebbero ripetersi. Un paio di anni fa in un nostro articolo (visionabile qui) si metteva in evidenza di come sia aumentato il rischio di inondazioni nelle città costiere degli Stati Uniti, un rischio che dal 2007 al 2013 in alcuni casi è addirittura triplicato. Esso sarebbe dovuto in gran parte all'aumento del livello marino.
Naturalmente non sono solo le città statunitensi a rischiare di restare sommerse ma tutte le città costiere del mondo. E' per questo che sta nascendo un'intera nuova generazione di assicuratori, ingegneri e progettisti che si propone di aiutare i proprietari di casa a prepararsi per i danni derivati dall'innalzamento dei mari.
Quello che si sa è che nel corso del 20° secolo il livello marino è cresciuto di 14 centimetri, quello che non si sa è quanto potrebbe salire ancora nel corso di questo secolo, le stime vanno da un timido raddoppio fino a 10 volte tanto. L'incertezza deriva dall'impossibilità di cogliere i mutamenti improvvisi, quali sono stati ad esempio quelli degli ultimi due anni 2014 e 2015 che rispetto ai precedenti hanno fatto registrare delle impennate termiche inaspettate.
Il potenziale danno economico derivante dalle "nuove" inondazioni è spaventoso, uno studio condotto dall'Università di Liverpool ha scoperto che nel solo Regno Unito i danni causati dalle inondazioni sono ricaduti nel 2007 su ogni azienda per una media di 100mila sterline ciascuna, una cifra destinata a aumentare in futuro. Secondo alcune ricerche condotte in Germania questa cifra potrebbe raddoppiare ogni 11 centimetri di innalzamento.