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15 settembre 2023
ore 16:18
di Carlo Migliore
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2 minuti, 7 secondi
 Per tutti

I primi effetti dell'uragano Lee in avvicinamento iniziano a farsi sentire sulla East Coast. Venti fino a 70/80kmh sferzano la costa del Nord Carolina senza gravi conseguenze per fortuna. Il mare agitato ha attirato molti surfisti da tutto lo stato, accorsi per cavalcare onde alte fino a 5/6metri




Ma le conseguenze di Lee saranno più significative per gli stati americani nord orientali, soprattutto per il New England e poi anche per il Canada orientale dove è previsto che l'ex uragano ormai declassato a tempesta tropicale faccia il suo landfall (approdo). 


Lee al momento mantiene l'energia di un categoria 1, con raffiche di vento massime fino 137kmh e geopotenziali di 957hPa. Manterrà questo stato fino a sabato mattina quando sarà molto vicino alla costa dello stato del Massachusetts. Qui si farà sentire soprattutto in termini di vento, previste raffiche anche oltre i 110kmh lungo la costa e probabilmente anche sulla città di Boston. Nel contempo forti temporali interesseranno tutta la Nuova Scozia, anche qui con venti molto intensi.


Nel corso di Sabato Lee perderà potenza risalendo ulteriormente verso nord, in serata sarà una tempesta tropicale e porterà piogge molto intense sul Maine e ancora sulla Nuova Scozia con venti molto forti, localmente superiori ai 100kmh sul litorale. Lo Stato del Maine tra l'altro è stato interessato già da  violenti temporali e tornado nei giorni scorsi. I rischi maggiori saranno per la città costiera di Portland che oltre alla pioggia potrà vedere molti danni per il vento. Domenica notte intorno alle 02:00 ora italiana, Lee  scivolerà sulla Baia di Fundy e toccherà terra sulla Nuova Scozia proseguendo la sua marcia verso nordest che lo porterà lunedì sul Labrador.

Terminerà così la sua storia "americana" ma ne inizierà un'altra che potrà avere ripercussioni anche sull'Europa, ancora tutte da valutare. La fusione di Lee con il flusso nord atlantico causerà infatti una perturbazione nell'onda di Rossby che potrebbe avere conseguenze importanti sulla circolazione atmosferica del nostro settore. I modelli non sono ancora in grado di valutare gli effetti di questa interferenza ma ci sarà. L'ipotesi più probabile al momento è che possa andare a rinforzare un centro di bassa pressione tra il Regno Unito e la Scandinavia. Un grosso ciclone extra tropicale che potrebbe influenzare anche il tempo sull'Italia tra il 21 e il 22 settembre. Ci sarà senz'altro modo di  riparlarne.


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