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27 novembre 2014
ore 16:32
di Daniele Berlusconi
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 Per tutti

Il Po rompe gli argini in alcuni punte del reggiano e in queste ore la piena raggiunge il mantovano e il ferrarese. Il livello del fiume è ancora in crescita a Sermide nell'ultimo tratto lombardo e nel tratto finale del suo corso tra Veneto e ferrarese. Dal satellite si nota molto bene l'eccezionale portate del fiume in queste ore.

 

Fino ad ora i danni maggiori si sono verificati nel reggiano, dove l'acqua ha invaso le campagne e anche diverse abitazioni. Nei comuni rivieraschi della provincia di Reggio Emilia le scuole rimarranno chiuse anche Giovedì, mentre si segnalano numerosi fontanazzi anche in aree lontani dal corso principale. Numerose strade rimangono chiuse, in particolare diversi ponti e le strade arginali.

 In serata il colmo della piena del Po' raggiungerà Pontelagoscuro in provincia di Ferrara con un livello di acqua di circa 3,20 metri. Nelle prossime 24 ore si prevede il mantenimento di livelli di elevata criticità da Casalmaggiore all'Adriatico mentre a Piacenza e Cremona il livello è tornato nella soglia di ordinaria criticità.


Piena del Po: è ancora massima allerta tra Emilia, mantovano e basso Veneto

Po in piena, allagate le aree golenali
Po in piena, allagate le aree golenali

Il tempo è migliorato ma il Po fa ancora paura: la cessazione delle piogge sta favorendo una lenta decrescita del grande fiume a partire dai settori emiliani, ma l'allerta rimane massima anche in questa fase, in quanto gli argini rimangono a rischio cedimento per pressione eccessiva della massa d'acqua. Sulla riva reggiana il Po ha raggiunto un altezza compresa tra gli 8 ed i 9 metri, allagando diverse aree golenali, prontamente evacuate; l'argine maestro è alto 11 metri. La protezione civile reggiana ha messo a disposizione 10 mila sacchi di sabbia per contrastare il fenomeno dei fontanazzi, ovvero vere e proprie fontane d'acqua che fuoriescono dagli argini. 

Piena del Po vista dall'alto
Piena del Po vista dall'alto

A Boretto il livello idrometrico ha raggiunto gli 8.13 metri, ( superata la soglia di 6.50 metri scatta il livello 3 di criticità elevata ), a Borgoforte 8.70m e a Sermide 9.84 metri. Allagamenti si sono avuti nei comuni di Gualtieri, Guastalla e Luzzara; massima allerta anche nel ferrarese, in particolare a Bondeno. Situazione critica anche nel mantovano, dove la piena del Po ha superato i livelli del 2002; nonostante la lenta decrescita l'allerta resta elevata per almeno altri due giorni, specie per la formazione di diversi fontanazzi e anche qui la tracimazione in alcune aree golenali. In prefettura decisa l'interruzione al traffico anche leggero dei due manufatti: quello di Boretto-Viadana dalle 18 di ieri  off limits per tutti i tipi di veicoli. Allerta massima infine nel rodigino: Per quanto riguarda la Rete Idraulica Principale è dichiarato lo stato di allarme sul Bacino Po-Fissero-Tartaro-Canalbianco-Basso Adige. Stato di attenzione sui Bacini Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone; Basso Brenta-Bacchiglione-Fratta Gorzone; e Livenza-Lemene-Tagliamento.

Secondo il monitoraggio idrografico AIPO, il grado di criticità rimane elevata ( grado 3 ), da Casalmaggiore fino al Delta, in calo a grado 2 tra piacentino e cremonese.

I livelli di criticità lungo il Po, rete AIPO. In rosso criticità elevata, in giallo moderata
I livelli di criticità lungo il Po, rete AIPO. In rosso criticità elevata, in giallo moderata


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