17 aprile 2024
ore 13:14
di Carlo Migliore
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 Per tutti

La finestra temporale per cercare di salvare il pianeta dalle catastrofiche conseguenze del cambiamento climatico si riduce drasticamente a soli due anni. Ad affermarlo è Simon Stiell, capo esperto di clima delle Nazioni Unite che ha parlato pochi giorni fa in un evento pubblico a Londra

Se c'erano già molti dubbi che l'obiettivo di contenere l'aumento della temperatura entro +1.5°C potesse essere raggiunto entro il 2030 ora la situazione diventa davvero complicata. Occorrono piani nazionali coraggiosi e rapidi da mettere in atto subito senza più perdite di tempo. Tutte le Nazioni sono chiamate a rispondere, non solo quelle più inquinanti e si deve comprendere che il termine ultimo di due anni non vale solo per i governi ma per tutti noi.

Le conseguenze si conoscono e sono già una realtà, desertificazione, aumento del livello marino, aumento dei fenomeni estremi e delle ondate di caldo, epidemie, migrazioni di massa dai territori in cui il clima ha reso impossibile la sopravvivenza. Il rischio più grande se non si interviene tutti assieme è che ogni Nazione indipendentemente dalle altre possa prendere provvedimenti drastici per contrastare il clima e parliamo soprattutto dell'utilizzo della geoingegneria climatica i cui effetti su scale temporali più ampie sono del tutto ignoti.


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