21 febbraio 2024
ore 23:49
di Carlo Migliore
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 Per tutti

AGGIORAMENTO 21 FEBBRAIO: numerose scosse di terremoto continuano a verificarsi nel tratto appenninico della provincia di Parma compreso tra i comuni di Felino, Calestano e Langhirano. Dal giorno 7 febbraio data di inizio dello sciame si sono verificati più di 250 eventi con una magnitudo compresa tra 1 e 4.2. Almeno una trentina gli eventi con magnitudo > 3.0  e uno con una magnitudo di 4.2 verificatosi il giorno 9 febbraio. Gli ipocentri sono tutti alla stessa profondità, intorno ai 20 km e gli epicentri non troppo distanti tra loro disposti su una fascia orientata nordovest-sudest, compatibile con l'andamento delle principali famiglie di faglie della zona.

Analizzando i meccanismi focali delle scosse più energetiche, quelle con una magnitudo superiore al 3.5 si evidenziano fratture delle rocce di tipo inverso o più comunemente compressivo, cioè quando i due lembi della faglia si avvicinano tra loro, facendo salire il blocco di roccia. L'analisi dei dati potrebbe suggerire che i terremoti precedenti a quello di magnitudo 4.2 del 9 febbraio potrebbero essere stati in qualche modo dei precursori dell'evento e quelli successivi delle repliche. Ci troveremmo quindi di fronte a uno sciame sismico che è stato poi seguito da una sequenza sismica. Tuttavia lo sciame non si arresta e non sembra esaurire la sua energia visto che tra il giorno 17 e il 20 abbiamo avuto altri due eventi abbastanza energetici rispettivamente di magnitudo 3.7 e di magnitudo 3.8. Non ci sono elementi per ritenere che un nuovo evento più energetico possa essere in procinto di verificarsi ma non si può nemmeno escludere. Più in basso nell'articolo c'è una ricostruzione della storia sismica della zona in questione.

AGGIORNAMENTO 9 FEBBRAIO ORE 14:30: una forte scossa di terremoto valutata di magnitudo 4.2 è stata  registrata alle 13.06 in provincia di Parma, l'epicentro non distante dal comune di Calestano dove sono stati rilevati anche la maggior parte degli epicentri appartenenti allo sciame sismico. Non si hanno al momento notizie di danni a persone o cose. Questa scossa è la più forte in quella zona dal 2008.

AGGIORNAMENTO 8 FEBBRAIO ORE 9:00 : non accenna minimamente ad arrestarsi lo sciame sismico che sta interessando la provincia appenninica di Parma sin dalla notte del giorno 7 febbraio e fino a poco fa. Gli epicentri sono molto vicini tra loro e collocati tra i Comuni di Langhirano, Calestano, Fornovo di Taro e Torrechiara. Le scosse superiori alla magnitudo 2.0 sono una cinquantina mentre quelle di magnitudo superiore al 3.0 almeno 12 con due picchi di magnitudo 3.4, l'ultima intorno alle 9 di stamattina. La gente dopo la preoccupazione iniziale inizia ad aver paura anche se non vengono segnalati danni agli edifici. La domanda che ci si pone è se questo sciame sismico possa essere come avvenuto qualche volta in casi precedenti, vedi i terremoti dell'Aquila o della stessa Emilia Romagna del 2012 precursore di un evento sismico più forte. Purtroppo non è una regola e di conseguenza non si possono fare previsioni a tal riguardo. 

STORIA SISMICA:  L'area interessata dallo sciame ricade in un distretto sismico che dall'anno 1000 all'attuale non è mai stato interessato da terremoti distruttivi. Tuttavia vi sono stati eventi molto energetici che hanno causato danni anche gravi. Il più forte di tutti è stato il terremoto del 15 luglio del 1971 con un epicentro vicinissimo alla città di Parma. La scossa ebbe una magnitudo 5.5 e fece gravi danni. Centinaia di edifici furono lesionati e molti dichiarati inagibili, vi furono anche decine di feriti ma nessuna vittima. Altri due terremoti di magnitudo M >5.0 si sono verificati nel secolo scorso in quella zona, il più vicino a oggi fu quello del 9 novembre del 1983. Il sisma ebbe una magnitudo di 5.1 e fece diversi danni al patrimonio edilizio cittadino danneggiando seriamente anche il Palazzo Ducale. Vi furono anche una sessantina di feriti. Un altro un po' più lontano nel tempo si verificò il 1 maggio del 1940, anche in quel caso la magnitudo fu di 5.1. Vi furono dei danni ma non gravissimi e nessuna vittima. Il sisma energetico più recente è stato quello del 24 dicembre 2008 che ebbe una magnitudo di 4.0, non furono segnalati danni significativi.

Dunque la conclusione è che in un ampio spazio temporale, terremoti energetici di magnitudo compresa tra 5.0 e 5.5 non sono da escludersi, le faglie presenti nell'area hanno la potenzialità di generarli ma non si può assolutamente sapere se lo sciame in questione sia il precursore di un evento di quel tipo. La situazione resta costantemente monitorata.


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