20 marzo 2014
ore 23:03
di Francesco Nucera
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 Per tutti
figura 1: sezione verticale andamento vento zonale
figura 1: sezione verticale andamento vento zonale
Durante la stagione invernale la stratosfera per qualche causa può essere soggetta a riscaldamenti anche improvvisi. Alcuni di questi possono essere importanti specie quelli di tipo Major perchè possono comportare una rottura del vortice polare e la caduta del suo contenuto gelido verso le latitudini meridionali. In primavera avviene un qualcosa di analogo ma fisiologico in quanto legato all'andamento solare; il vortice polare stratosferico si disintegra perchè le temperature aumentano progressivamente, dunque di conseguenza aumenta la pressione. Il vortice polare è così sostituito da un'anticiclone. Si tratta del Final Warming (FW). Da qualche tempo osserviamo un evento di riscaldamento stratosferico e che ha comportato un diverso assetto del vortice polare. Il FW a sua volta può causare anche dei disturbi non indifferenti ai piani più bassi. La fase instabile e le temperature in calo dei prossimi giorni non saranno dovute a questo però; ma è interessante seguirlo perchè potrebbe condizionare, nel caso andasse in porto, l'andamento della primavera.

Analisi rivolta ai piu' esperti. Guardiamo l'andamento di figura 1 che mostra la sezione verticale dell'andamento delle correnti occidentali; si evidenzia nel cerchietto rosso la transizione da una anomalia rossa ad una blu. Questo vuol dire che la velocità del vento alla superficie isobarica di 1 hPa sta mutando, invertendo la sua provenienza. Dunque da un andamento da ovest verso est, i venti in stratosfera soffiano ora da est verso ovest. Siamo molto in alto ancora; ma in questo strato si puo' dire che vi sia un un crollo del vortice polare.

Anche più in basso, fino a 20 hPa, la velocità del vento non è molto intensa ragion per cui anche questo strato risulta fragile.

Osserviamo, attraverso la figura 2, la situazione ad 1 hPa a livello emisferico per giustificare quanto detto. L'alta pressione ha ripreso il Polo Nord mentre ha spinto il vortice polare stratosferico più a sud. L'anomalia di temperature positiva è da considerarsi come un disturbo al vortice polare in questo strato. Questo è il motivo per cui i venti hanno invertito la loro provenienza. La figura 3 è una conferma con una caduta del vento zonale ad 1 hPa e l'inversione del loro moto. Dunque un vortice polare che in quella zona sta collassando. In pratica potremmo essere vicini ad un riscaldamento stratosferico di fine inverno. Per ora non parliamo delle conseguenze. Vedremo come andrà a finire..
Figura 2: situazione vista a livello emisferico
Figura 2: situazione vista a livello emisferico
Figura 3: andamento venti e flussi
Figura 3: andamento venti e flussi

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