3 febbraio 2012
ore 7:25
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
Più bufere?
Più bufere?
Può sembrare un paradosso ma a detta dei meteorologi americani il riscaldamento climatico rischia di provocare un aumento delle tempeste di neve record come quelle che hanno interessato gli Usa e l'Europa negli ultimi inverni. Secondo gli esperti americani forti tempeste di neve non sono incompatibili con un riscaldamento del pianeta. Di fatto mentre la Terra si riscalda sempre più umidità viene assorbita dall'atmosfera, aumentano la possibilità di tempeste di estrema intensità in tutte le stagioni.


Ne sono la prova gli ultimi inverni, durante i quali il nordest degli Stati Uniti è stato devastato da tre bufere di categoria 3 od oltre. Allargando l'analisi negli ultimi 50 anni una tale intensità era stata raggiunta solo una volta, nell'inverno 1960-1961, mentre nell'inverno scorso New York ha registrato i due mesi più innevati della sua storia, con 91 centimetri caduti a gennaio e 94 a febbraio. Nel Midwest, Chicago ha assistito a febbraio alla terza più forte bufera della sua storia.

Nonostante l'abbondanza delle nevicate il termometro negli ultimi due inverni non è mai sceso molto al di sotto della media, indice che l'atmosfera più calda assorbe più umidità. Un recente studio mostra altresì come fino all'80% delle tempeste di neve più importanti del ventesimo secolo negli Usa, con un accumulo di oltre 15 centimetri, si siano verificate negli inverni con temperature superiori alla media.

La tendenza al riscaldamento, inoltre, è stata particolarmente forte nell'Artico, tant'è che ha provocato una riduzione record delle superfici gelati dell'Oceano Artico in dicembre, gennaio e febbraio. In altri termini meno ghiaccio c'è negli oceani, più umidità c'è nell'aria e quindi maggiore  è la possibilità di nevicate record.


Aspettiamo che anche questo inverno giunga al terminere per poi vedere se il trend sarà confermato oppure no...

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