Il G. Warming provoca più tempeste di neve?
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Per tutti
Ne sono la prova gli ultimi inverni, durante i quali il nordest degli Stati Uniti è stato devastato da tre bufere di categoria 3 od oltre. Allargando l'analisi negli ultimi 50 anni una tale intensità era stata raggiunta solo una volta, nell'inverno 1960-1961, mentre nell'inverno scorso New York ha registrato i due mesi più innevati della sua storia, con 91 centimetri caduti a gennaio e 94 a febbraio. Nel Midwest, Chicago ha assistito a febbraio alla terza più forte bufera della sua storia.
Nonostante l'abbondanza delle nevicate il termometro negli ultimi due inverni non è mai sceso molto al di sotto della media, indice che l'atmosfera più calda assorbe più umidità. Un recente studio mostra altresì come fino all'80% delle tempeste di neve più importanti del ventesimo secolo negli Usa, con un accumulo di oltre 15 centimetri, si siano verificate negli inverni con temperature superiori alla media.
La tendenza al riscaldamento, inoltre, è stata particolarmente forte nell'Artico, tant'è che ha provocato una riduzione record delle superfici gelati dell'Oceano Artico in dicembre, gennaio e febbraio. In altri termini meno ghiaccio c'è negli oceani, più umidità c'è nell'aria e quindi maggiore è la possibilità di nevicate record.
Aspettiamo che anche questo inverno giunga al terminere per poi vedere se il trend sarà confermato oppure no...