CRONACA EUROPA. Caldo record su molti paesi, ma rinfrescata in arrivo con la nuova settimana
Un anticiclone con caldo anomalo si è posizionato sull'Europa centrale determinando temperature quasi estive con alcuni record per aprile. Ma da lunedì rinfrescata in arrivo.
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Un robusto campo di alta pressione si è impossessato dell'Europa centrale e con esso si è intensificato il caldo fuori stagione su diversi paesi. Il termometro negli ultimi giorni raggiunge valori da inizio estate con punte giovedì di 30°C in Spagna nella Galizia, stessa temperatura raggiunta anche e Linge, nel cuore della Germania e nei Paesi Bassi. La colonnina ha raggiunto anche giovedì i 29° a Londra, alla stazione posizionata in St. Jame's Park, la più alta in Aprile dal 1949, mentre si è fermata a 29° anche in Francia, a Troyes, nella regione Chapagne-Ardenne. Stessa massima raggiunta in Belgio e a Podgorica, nel Montenegro. In Svizzera raggiunti 28° a Sion. Si segnalano inoltre valori record, coma quelli raggiunti giovedì in Olanda a Eindhoven con 29,1 °C eguagliando il precedente record del 21/04/1968. A Parigi Roissy si sono toccati i 28,3°C, battendo il precedente record di 27,8°C del 25/04/2007.
L'ultima settimana ha visto temperature sopra media anche di 10-12°C tra Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bosnia e Serbia. Il weekend imminente sarà ancora caratterizzato dalla presenza dello stesso anticiclone sull'Europa centrale che favorirà bel tempo e temperature elevate, tanto da non escludere che possano venire battuti altri record di aprile.
#20Aprile in #direttameteo... EFFETTO ALTA PRESSIONE
— 3B Meteo (@3BMeteo) 20 aprile 2018
Linea retta di 4000km senza nessuna nuvola
via @WasilewskiTomek pic.twitter.com/gk2iCJvhfg
Attenzione però, poiché tra domenica e lunedì l'alta pressione inizierà a cedere sul suo bordo settentrionale sotto la spinta del flusso perturbato atlantico che riuscirà a scendere almeno parzialmente di latitudine, con un fronte che distribuirà piogge e rovesci in marcia dalle isole britanniche verso Francia, Germania e poi il resto dell'Europa centrale, seguito da un abbassamento anche sensibile delle temperature.