13 marzo 2022
ore 23:57
di Carlo Migliore
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 Per tutti

IL NORD ASPETTA LA PIOGGIA E NON C'E' PIU' TANTO TEMPO -  La grave carenza idrica che ha colpito le regioni settentrionali e in particolare il Nordovest non ha ancora molto tempo a disposizione per potersi riequilibrare. C'è infatti un limite temporale più o meno netto tra quelle che possiamo definire piogge utili e quelle che invece sarebbero piogge inutili per ricaricare le falde acquifere sotterranee. Il limite è rappresentato dal clima e dall'avvicendamento della stagione calda. C'è infatti una enorme differenza tra la qualità delle precipitazioni del periodo autunnale invernale e quella del periodo primaverile-estivo. 

Le precipitazioni invernali sono generalmente meno intense e più diffuse sui bacini idrografici e soprattutto sono nevose in montagna. La minore intensità dei fenomeni e il mantenimento in quota della coltre nevosa garantiscono una infiltrazione in falda lenta ma piuttosto efficace fino a primavera inoltrata. Viceversa le precipitazioni del periodo primaverile-estivo sono spesso più localizzate e non di rado a carattere intenso. Precipitazioni troppo violente non si infiltrano efficacemente nei terreni e spesso dilavano finendo in mare senza riempire efficacemente gli acquiferi. 

E c'è poi un'altra questione importantissima, la temperatura dell'aria più alta e l'umidità più bassa che favoriscono nel periodo caldo alti tassi di evapotraspirazione, motivo per il quale, la quasi totalità della pioggia che riesce a infiltrarsi nei primi strati del terreno finisce con l'evaporare senza raggiungere le falde. Il mese che potremmo inquadrare come mese di "scadenza" è quello di maggio. Se arriveremo alla prima decade di maggio senza precipitazioni abbondanti e diffuse sulle regioni settentrionali c'è il serio rischio che si debba affrontare un periodo estivo con gravi condizioni di siccità, molto peggiori di quelle attuali. Purtroppo non è in nostro potere far piovere, magari, ma solo cercare di capire come, dove e quanta pioggia potrà cadere su determinate zone e al momento non si intravedono grossi mutamenti nello scenario meteorologico.


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