12 marzo 2018
ore 13:00
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Rappresentazione grafica della stazione spaziale Tiangong1 (Fonte immagine: flickr.com/photos/kordite)
Rappresentazione grafica della stazione spaziale Tiangong1 (Fonte immagine: flickr.com/photos/kordite)

La stazione spaziale cinese Tiangong 1, il cui nome in italiano significa 'Palazzo Celeste', ha una lunghezza di 10,5 metri, il modulo ha pannelli solari delle dimensioni di 7 metri per 3 e pesava al lancio 8,5 tonnellate. E' stata lanciata nello spazio nel 2011 e ora ha i giorni contati. Risulta ormai fuori controllo e non si è più in grado di correggerne la traiettoria per evitare l'impatto sulla Terra. Al momento orbita a 250 chilometri sopra di noi e la data prevista per l'impatto è il 10 aprile, ma non vi è ancora certezza. Qualcosa di sicuro si potrà avere soltanto tre giorni prima dell'evento secondo gli esperti dell'ufficio Space Situational Awareness dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), mentre 6 ore prima si potrà conoscere l'esatta traiettoria di rientro. Quando poi scenderà alla quota di 90 chilometri è previsto il suo impatto con l'atmosfera comincerà a prendere fuoco.

Più facile invece prevedere che nel caso in cui frammenti di dimensioni importanti possano sopravvivere all'impatto distruttivo con l'atmosfera le probabilità che possano cadere sull'Italia sono bassissime. La Tiangong 1 sorvola la fascia intorno all'Equatore, spingendosi fino a metà dell'Italia, sulla quale passa 4 volte al giorno e ogni passaggio dura tre minuti. La zona di impatto è molto ampia e va dal 43° parallelo nord al 43° sud, lungo tutta la superficie terrestre. Tra queste latitudini rientra quindi anche parte della nostra penisola, in particolare il settore che va da Firenze in giù.

Claudio Portelli dell'Asi ha affermato che "Tutti i rientri incontrollati sono un problema per la popolazione come per le rotte aree, che in alcuni casi possono essere spostate. Per questo è nato un tavolo di coordinamento tra Asi, Protezione civile, Enac, Enav, Aeronautica Militare e Difesa. Il compito dell'Asi è informare la Protezione Civile, che a sua volta coinvolge tutti gli altri attori".


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