21 marzo 2012
ore 11:27
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
Tempeste solari
Tempeste solari
La potente Tempesta Solare che ha interessato nella prima decade di Marzo la nostra Penisola non potrebbe essere l'ultima. Secondo una stima effettuata dal fisico Pete Riley, del Predictive Science di San Diego e pubblicata su Space Weather, esiste un buon 12% circa di probabilità che nei prossimi 10 anni il Sole ci regali un'eruzione come non se ne vedono da 150 anni.

Un evento analogo a quello che fu registrato dal Richard Carrington nel 1859 ( detto appunto Evento Carrington) e che provocò aurore a latitudini mai raggiunte prima. Tale evento si verificò durante un massimo solare di dimensioni simili a quello a cui anche noi stiamo andando incontro e che fu in grado di generare aurore fino a Cuba, Santiago del Cile ed addirittura Roma. Alcune testimonianze raccontano di scintille che si sprigionarono dagli strumenti della rete telegrafica statunitense, alcuni dei quali presero pure fuoco.

Ma se ciò accedesse ora, che danni provocherebbe?  


Le particelle ad alta energia, iniettate lungo le linee del campo magnetico terrestre, potrebbero danneggiare i satelliti, fino a provocarne la caduta, disturbare i sistemi di telecomunicazione satellitare e le trasmissioni radio. Andrebbero così in difficoltà le comunicazioni con il cellulare e l'utilizzo del GPS.
Si potrebbero anche creare dei black-out, visto che le correnti geomagnetiche, se incanalate negli elettrodotti, potrebbero far saltare i trasformatori delle centrali elettriche come successe negli anni ottanta in Quebec.
Fortunatamente il rischio non interesserebbe le persone direttamente, perché protette dalla magnetosfera. Solo i passeggeri ed il personale di bordo delle linee aree vicine ai poli potrebbero essere marginalmente influenzate.

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