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10 novembre 2023
ore 13:08
di Carlo Migliore
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 Per tutti

La subsidenza, ovvero il lento e progressivo abbassamento del suolo nel tempo, è un fenomeno ben noto agli abitanti della pianura padana, fin dal medioevo. Il problema non è particolarmente rilevante quando le zone interessate dal processo hanno una topografia elevata ma quanto le aree che si abbassano sono molto vicine al mare o persino al di sotto, diventa un fattore di rischio elevato e degno di grande attenzione. Secondo le stime derivate da studi approfonditi su tutta l'area del bacino padano, il tasso di subsidenza naturale, ovvero legato a fattori geologici intrinsechi dovrebbe aggirarsi attorno ai 0,1-0,3 cm/anno ma la subsidenza reale osservata è quasi sempre maggiore con punte anche di 3-5cm l'anno come nella zona di Bologna ad esempio. 

Tassi di subsidenza particolarmente elevati sono stati osservati anche lungo il delta del Po con valori fino a 2cm l'anno e hanno causato nel corso degli ultimi 50/60 anni la completa sommersione di interi tratti di costa. L'isola della Batteria lungo il delta del Po Rodigino, è il caso sicuramente più eclatante. L'isola è attualmente quasi 3 metri al di sotto dell'acqua ed è stata abbandonata da tempo fin dagli anni 90. Ad acuire il fenomeno di subsidenza è stata secondo gli abitanti della zona l'installazione di pozzi per l'estrazione di gas metano a cavallo tra gli anni '50 e '60, pozzi poi abbandonati. 


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