29 ottobre 2012
ore 12:30
di Manuel Mazzoleni
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Estensione massima di quest'anno
Estensione massima di quest'anno
Il buco dell'ozono sull'Antartide continua a ridursi. Secondo le ultime rilevazioni effettuate dalla NOAA il 22 Settembre scorso l'estensione del buco, nonostante abbia raggiunto la sua massime ampiezza del 2012, è stata la seconda più bassa degli ultimi 20 anni.
Secondo i ricercatori il merito di questo risultato è da attribuire alla temperatura più calda nei bassi strati dell'atmosfera sul continente antartico.
 

Il buco dell'ozono ha raggiunto la massima estensione del 2012 il 22 settembre con un'estensione di 21,2 milioni di chilometri quadrati: l'equivalente dell'area che comprende Canada, Stati Uniti e Messico insieme. Da allora i valori sono tornati a scendere a picco.

In media nel corso dell'anno l'estensione è stata di 17,9 milioni di kmq. Il record massimo in assoluto risale al 6 settembre 2000, quando sfiorò 30 milioni di chilometri quadrati. Secondo Newman, ricercatore della NASA, il buco dell'ozono è causato principalmente dal cloro prodotto dagli impianti industriali e i livelli di questa sostanza sono ancora rilevabili nella stratosfera antartica. Quest'anno, continua lo studioso, le naturali fluttuazioni atmosferiche hanno portato a riscaldare la stratosfera. Queste temperature hanno portato a ridurre il buco dell'ozono.  


Torna quindi a rafforzarsi lo scudo naturale perché trattiene circa il 99% della radiazione ultravioletta proveniente dal Sole, pericolosa per la salute.
Confronto con il 2006
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