24 giugno 2018
ore 23:29
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Il ghiacciaio del Ventina
Il ghiacciaio del Ventina

Di lui si conoscono le iniziali M.M. e si ipotizza la data in cui è scomparso tra i crepacci del ghiacciaio del Ventina, ai piedi del Cervino. La tragedia dovrebbe risalire agli anni '50, viste le caratteristiche dell'attrezzatura a sua disposizione. Innanzitutto gli sci Rossignol Olimpique, tipici degli sciatori di un certo livello negli anni 40-50, ma anche gli scarponi francesi Le Trappeur, in voga in quel periodo. La camicia sulla cui etichetta è riportata la dicitura 'Fabriqué spécialement pour Bodrigue-Par de Marly' e l'orologio 'Omega' fanno pensare che si tratti di una persona benestante di nazionalità francese.

Una monetina da 5 lire coniata nel 1950 e ritrovata nelle sue tasche aiuta a sciogliere i dubbi sulla data della sua scomparsa, ma rimane il mistero del suo nome, visto che nessuno in quei tempi ne aveva denunciato la scomparsa.

Negli ultimi 60 anni il ghiacciaio del Ventina ha subito un notevole ridimensionamento a causa dei cambiamenti climatici e in quell'epoca la zona era particolarmente crepacciata, le piste non segnalate come oggi. Si cercava tendenzialmente di seguire le tracce degli altri sciatori ed era facile ritrovarsi fuori dalla pista principale, circondati da insidiosissime seracche. Proprio questa condizione avrebbe provocato lo smarrimento dell'uomo e la sua fatale caduta in un crepaccio.


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