21 marzo 2024
ore 15:50
di Francesco Nucera
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caldo record
caldo record

Un nuovo studio è stato da poco pubblicato dal World Weather Attribution e riguarda il caldo estremo sull'Africa occidentale di febbraio che è stato reso non solo più probabile ma anche più caldo di 4°C da parte dei cambiamenti climatici. L'eccezionale ondata di caldo che ha colpito la zona costiera meridionale dell'Africa occidentale all'inizio di febbraio 2024 ha messo in evidenza la crescente vulnerabilità della regione agli eventi climatici estremi, con temperature che hanno raggiunto valori medi dell'indice di calore intorno ai 50°C e picchi fino a 60°C. Il caldo estremo diventa infatti particolarmente pericoloso quando si combina con un'elevata umidità. In condizioni di calore, il corpo umano si affida alla sudorazione come meccanismo primario per raffreddarsi. Tuttavia, quando l'umidità aumenta, l'efficacia della sudorazione si riduce poiché l'umidità impedisce l'evaporazione del sudore dalla pelle, ostacolando così il processo di raffreddamento del corpo. Queste  condizioni hanno imposto seri rischi per la salute, particolarmente in Nigeria e Ghana. La combinazione di urbanizzazione, le condizioni abitative precarie, la carenza energetica e l'accesso limitato a servizi essenziali ha esacerbato l'esposizione della popolazione a tali rischi, senza strategie obbligatorie efficaci per proteggere i lavoratori all'aperto. Quest'anno, per la prima volta, la Confederazione Africana di Calcio ha introdotto pause di raffreddamento di due minuti al 30° e al 75° minuto di gioco, prevedendo anche la possibilità di pause aggiuntive in caso di condizioni di caldo estremo.

Il record di caldo umido di febbraio sottolinea l'impatto del cambiamento climatico indotto dall'uomo, che ha reso questi eventi almeno 10 volte più probabili e aumentato l'indice di calore medio di circa 4°C. Si prevede che il riscaldamento globale aggraverà ulteriormente queste condizioni, rendendo urgente il bisogno di migliorare la resilienza e la preparazione. Nonostante una maggiore consapevolezza sui rischi legati al calore, mancano ancora investimenti e pianificazioni adeguate per affrontare tali estremi. Questo evidenzia la necessità critica di maggiori sforzi per rafforzare la resilienza climatica, specialmente considerando le stime dell'ONU sui costi significativi dell'adattamento necessari per i paesi in via di sviluppo e il mancato adempimento delle promesse di supporto finanziario da parte dei paesi più ricchi.  I piani d'azione contro il caldo possano aiutare a proteggere le persone vulnerabili dall'intensificarsi delle ondate di caldo nell'Africa occidentale.



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