Come sopravvivere al Caldo Africano: i consigli di un Desert Runner!
ore 17:11
Redazione 3BMeteo
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Il Sud Italia si prepara ad una ondata di caldo decisamente intensa e che potrebbe mettere a dura prova l'organismo. Abbiamo chiesto a chi del "caldo" ha fatto una sua passione e riesce, non solo a conviverci, ma addiruttura a correre maratone e gare estreme.
Giuliano Pugolotti si definisce un world desert runner e dal 2005 partecipa a corse nei deserti di tutto il mondoin condizioni proibitive! Ecco alcuni suoi consigli per convivere con il caldo africano, non solo per gli atleti. "Si sente spesso parlare di caldo africano. Io ho attraversato 15 volte i deserti della Terra, soprattutto il Sahara nelle varie aree lo conosco bene per averci corso diverse gare. DallAkakus in Libia allHoggar in Algeria, passando per il Marocco. E come dimenticare il caldo del White Desert in Egitto, attraverso il miraggio delloasi di Farafra.
Lungo questi anni di corse ho imparato che
il corpo umano è una macchina incredibile che nella vita di tutti i giorni sottovalutiamo. E' vero un atleta ha unattenzione particolare, ma anche per chi non si allena tutti i giorni, il fisico può davvero tanto. Una delle cose più evidenti è ladattamento.
Ho corso per 250km allinterno del Sahara con temperature che nelle ore centrali raggiungono e superano i 50 gradi, con punte nelle zone dove non cè ventilazione ancora più alte. Ebbene il fisico riesce ad adattarsi superando con pochi accorgimenti questi picchi di calore. Non è un miracolo e la natura ci ha dotati di grandissime risorse.
LADATTAMENTO
Il condizionatore è ormai indispensabile ovunque ma questo elemento fa sì che il nostro fisico non capisca mai dovè , percependo caldo e umidità in modo incostante. Quindi fatica ad adattarsi. Nel deserto dopo due giorni non hai più nessuna difficoltà perché avviene ladattamento a temperatura ed umidità. Quindi per sopportare più facilmente il caldo è importante evitare gli sbalzi forti. Il fisico si adatta ma se non sa a quale parametro, fresco, freddo, caldo, come possiamo pretendere che ci aiuti?
Basta quindi rendere più graduati gli sbalzi di temperatura e il caldo sembra meno forte e più sopportabile.
LALIMENTAZIONE
Il clima richiede unalimentazione appropriata. Nel deserto si beve moltissimo soprattutto quando non si ha sete. Bisogna anticipare lidratazione introducendo una maggiore quantità di sale che aiuta a trattenere i liquidi. Nelle corse utilizzo normalmente sale da cucina in quantità superiori a quello che sono normalmente abituato a casa.. Mangio normalmente frutta in grande quantità e verdura. Questi elementi contengono la maggior parte dei sali minerali e vitamine di cui abbiamo necessità.
Se cambia il clima è importante adattare anche lalimentazione per permettere al nostro organismo di adattarsi meglio.LA MENTE
La calma è il miglior alleato nel caldo, e aiuta a superare con maggior facilità il senso di disagio. Quando attraverso il Sahara nelle punte di massimo calore dellaria e della sabbia penso a tutti i disagi che ho avuto nellArtico. Penso al freddo più estremo e riesco ad apprezzare con maggiore facilità il super caldo. Altro cosa che mi aiuta tantissimo è laccettare in modo positivo il caldo vivendolo come normalità, senza combatterlo.
Insomma laccettare una cosa normale della natura fa si che tutto sia più facile da vivere e da superare. Siamo programmati dalla natura per questo. La nostra macchina, ha già tutto ciò di cui abbiamo bisogno basta solo accettare con semplicità quello che il clima di offre. Se è possibile farlo nel Sahara dove praticamente non cè vita, nelle nostre città dove abbiamo tutto è ancora più semplice.
LABBIGLIAMENTO
Labbigliamento offre un notevole supporto. Ci sono tessuti che favoriscono la traspirazione e permettono di alleviare il senso di calore. Basta poco anche nella vita di tutti i giorni per
cambiare in modo semplice labbigliamento in funzione di una maggiore attenzione ai materiali degli abiti che si indossano.
Non cè una sola cosa che cambia lapproccio al caldo, ma sono tante piccole attenzioni che unite fanno veramente la differenza. In fondo il nostro fisico non ci chiede chissà che cosa, perché il senso di disagio è determinato principalmente dalla volontà di non cambiare le proprie abitudini e lapproccio al cambiamento.
Il caldo è una stagione e va vissuta in modo positivo!"
Giuliano Pugolotti - http://www.giulianopugolotti.com