17 luglio 2022
ore 23:45
di Edoardo Ferrara
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Incendi in Italia: estate 2022 critica
Incendi in Italia: estate 2022 critica

INCENDI, ESTATE 2022 CRITICA - Le cronache dell'ultimo periodo ci testimoniano come questa stagione estiva sia caratterizzata da un numero crescente di roghi, alcuni decisamente gravi. Il caso di Roma dei giorni scorsi ha avuto elevata rilevanza mediatica, ma numerosi incendi infiammano diverse aree d'Italia da Nord a Sud. Roghi improvvisi che in diversi casi mettono in pericolo anche abitazioni e persone, come il caso di venerdì 15 luglio a Bibione, molto spesso dolosi e che trovano terreno fertile di sviluppo in questa periodo eccezionalmente caldo e siccitoso. 

La fotografia impietosa dei satelliti della Nasa che osservano e rilevano gli incendi sulla superficie terrestre evidenzia come numerosi roghi nella prima decade di luglio non abbiano risparmiato molte regioni: tra le peggiori in tal senso troviamo Sicilia, Calabria, Puglia, ma diversi incendi hanno coinvolto anche Sardegna, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte. Hotspots particolarmente seri risultano: Salento, Tavoliere Foggiano, Reggino, Catanese, Sicilia meridionale, Roma e Hinterland, ma anche Bolognese e Milanese. I dati arrivano da Firms (fire information for resource management system), un servizio dell'agenzia spaziale americana che consente di scaricare i dati relativi agli incendi che i satelliti osservano orbitando intorno al pianeta.

PEFC ITALIA: "A RISCHIO MIGLIAIA DI ETTARI DI BOSCO" -  L'agenzia PECF (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes), mette in guardia sul fatto che questa estate sul fronte incendi possa essere peggiore rispetto alle annate già drammatiche del 2017 e del 2021 (quando andarono in fumo oltre 150.000 ettari di terreno). Le condizioni climatiche anomale, caratterizzate da siccità eccezionale e caldo fuori misura, potrebbero di fatto protrarsi anche per il resto di luglio e agosto, con al più delle temporanee modulazioni. Per tale motivo si teme il peggio: già le statistiche di giugno 2022 evidenziano un numero di roghi superiori a giugno 2021. 

Secondo la PEFC è dunque necessario mettere sul campo nell'immediato strategie adeguate di prevenzione: spegnere un incendio è decisamente più costoso che prevenirlo. Tra le varie azioni vi sono quelle del taglio programmato degli alberi malati e secchi, che facilitano gli incendi, a favore della crescita degli alberi giovani. Inoltre una pulizia periodica del sottobosco, dove il rogo può trovare terreno fertile per lo sviluppo, oltre all'installazione di punti acqua in prossimità dei boschi per facilitare la rapidità di intervento dei Vigili del Fuoco. Chiaramente anche il comportamento del singolo cittadino è di fondamentale importanza: rispetto per l'ambiente, massima attenzione a non provocare incendi involontariamente nelle aree boschive ad esempio evitando di accendere fuochi al di fuori delle aree preposte e in generale evitare fiamme durante le giornate di vento. Va infine sensibilizzata maggiormente l'opinione pubblica sulla fondamentale importanza delle foreste per l'equilibrio bio-climatico del nostro Pianeta. 


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