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21 giugno 2022
ore 12:30
di Lorenzo Badellino
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L'intenso flusso umido e perturbato che risale il Golfo del Bengala raggiunge l'angolo settentrionale impattando sulle zone di montagna di India nordorientale e Bangladesh, dove da giorni proseguono piogge monsoniche di estrema intensità. La scorsa settimana era toccato agli stati indiani di Assam e Meghalya ricevere precipitazioni a carattere alluvionale, questa settimana si è aggiunto il confinante Bangladesh. Il fiume Brahmaputra che attraversa entrambi gli stati per poi gettarsi nel golfo del Bengala ha raggiunto una portata eccezionale, esondando in più punti e sommergendo interi villaggi.


Il bilancio delle vittime, ancora provvisorio, è salito a 32, 20 delle quali uccise dai fulmini, mentre 100000 persone sono state evacuate, milioni di abitanti sono bloccati, un milione solo nella divisione amministrativa nordorientale di Sylhet in Bangladesh. Secondo Atiqul Haque, Direttore Generale del Dipartimento per la Gestione dei Disastri del Bangladesh, si tratta della peggiore inondazione degli ultimi 122 anni nella regione del Sylhet.


In India, nello stato di Assam, sono stati allestiti 700 campi di soccorso in cui sono state trasferite 200000 persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Nello stato di Meghalaya si stima che nel solo mese di giugno sia caduto il 134% di pioggia in più rispetto alla media. Nei prossimi giorni l'insistenza del monsone sarà causa di ulteriori apporti pluviometrici, destinati a far peggiorare ulteriormente la situazione.



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