2 febbraio 2024
ore 9:31
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
La tempesta Ingunn vista dal satellite
La tempesta Ingunn vista dal satellite

Dopo le Isole Britanniche la tempesta Ingunn ha raggiunto dalle prime ore di giovedì la Norvegia, facendo landfall con un minimo di circa 940hPa tra le regioni di Lofoten e Nordland e venti le cui raffiche hanno superato i 200km/h nella località si Somna, rendendola la tempesta più potente degli ultimi trent'anni. I disagi sono stati enormi. Un pullman con 14 persone a bordo che stava viaggiando a Laerdal, nei pressi di Bergen, si è capovolto per le raffiche di vento, fortunatamente senza conseguenze gravi per i passeggeri. Difficoltà si sono avute inoltre nei collegamenti marittimi tra i fiordi, con molti traghetti che sono stati costretti a sospendere il servizio.


Numerosi oggetti spazzati dal vento sono stati trovati sulle strade, come antenne sradicate dai tetti o frammenti di vetro di finestre esplose per il forte vento, come accaduto a Bodoe, una cittadina del Nordland. I venti tempestosi sono stati accompagnati da abbondanti precipitazioni che nella maggior parte dei casi sono state a carattere nevoso, ad eccezione delle zone più meridionali del paese. Nevicate abbondati si sono avute nell'entroterra che si sono spinte fino alla Svezia, seppur con minore intensità. Molte scuole norvegesi sono rimaste chiuse giovedì, a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Ripercussioni si sono avute inoltre in Danimarca, dove a causa del forte vento sono stati chiusi alcuni ponti, come il Storebaelt che collega due isole del paese. 


Intanto un nuovo ciclone si sta avvicinando alla Scandinavia e la raggiungerà nel corso di sabato con un'altra violenta ondata di maltempo accompagnata da venti tempestosi e abbondanti precipitazioni nevose in Norvegia.



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