11 aprile 2024
ore 12:18
di Lorenzo Badellino
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Inondazioni eccezionali tra Russia e Kazakistan (Fonte immagine: @caspiancenter via X)
Inondazioni eccezionali tra Russia e Kazakistan (Fonte immagine: @caspiancenter via X)

Da alcuni giorni il Kazakistan settentrionale è alle prese con piogge torrenziali responsabili di pesantissime inondazioni che si sviluppano per quasi 2000km da ovest ad est, lungo il confine con la Russia. La città russa di Orenburg, che conta più di mezzo milione di abitanti, è stata invasa dalle acque del fiume Ural che proviene dalla catena dei Monti Urali, dopo aver raccolto le acque di disgelo, a cui si sono aggiunte quelle piovane, portandolo sopra il livello del Mar Caspio in cui sfocia. Centinaia di case sono state allagate, costringendo i residenti a muoversi per la città con i gommoni a causa del livello dell'acqua cresciuto fino all'altezza delle finestre dei primi piani.




In tutto sono state evacuate più di 10000 persone in territorio russo e quasi 100000 in quella kazako, dove da giorni si lavora ininterrottamente per rinforzare gli argini dei corsi d'acqua. Si tratta soprattutto di fiumi che provengono dalla Russia e che tagliano più volte il confine tra i due stati, provocando estesissimi allagamenti sia in zone urbanizzate che rurali. Secondo il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, potrebbe già trattarsi della peggiore alluvione degli ultimi 80 anni. Ma il peggio dovrebbe ancora arrivare, poiché per almeno altre 48/72 ore un altro ingente carico di pioggia dovrebbe scaricarsi tra Russia meridionale e Kazakistan settentrionale.



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