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25 novembre 2022
ore 16:51
di Federico Brescia
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anticiclone siberiano
anticiclone siberiano

Nell'estremo Oriente, per intenderci tra Cina, Corea e Giappone, l'inverno sta tardando ad arrivare. Su queste zone solitamente già in questo periodo si verificano numerose nevicate e ondate di gelo a causa del "vicino" comparto siberiano, ma quest'anno di freddo e neve non se ne è ancora vista traccia. La settimana che sta per iniziare però ha in servo la prima bianca sorpresa.

Crollo termico in poche ore. Tra martedì e soprattutto mercoledì una massa d'aria gelida si metterà in moto verso Cina, Corea e Giappone. Le temperature crolleranno anche di 15°C nell'arco di 24 ore. A Shanghai la temperatura massime di martedì 29 sarà di 18°C, mentre mercoledì non si supereranno i 4°C in pieno giorno, a Pyongyang, capitale della Corea del Nord, passeremo da +8°C a -9°C, discorso simile anche per Seoul, capitale della Corea del Sud, che si troverà da +10°C a -8°C in sole 16 ore. Calo termico più contenuto sul lato orientale del Giappone. 

Torna la neve. Ci si stava iniziando a chiedere dove fosse finita la neve, in particolare nell'area dell'Hokkaido abituata ad accumuli notevoli durante le stagioni invernali, localmente fino a 600cm (si, avete letto bene!). Finalmente arriverà anche la prima neve, a Sapporo nevicherà da mercoledì pomeriggio fino a giovedì sera grazie allo "sea effect snow" (leggi sotto di cosa tratta). Possibili spolverate anche a Seoul, Pyongyang, pianure interne alle spalle di Shanghai e lungo le coste Nord-occidentali giapponesi, indicativamente fino alla latitudine di Hiroshima. Bufere sulla catena montuosa settentrionale dello stato nipponico.

Venti burrascosi. Il vento sarà gelido e soffierà impetuoso fino a 60-80 km/h su tutti gli stati enunciati precedentemente, in particolare sul Giappone con mareggiate lungo le coste occidentali. Onde fino a 4 metri. Attenzione ai venti di caduta sui versanti orientali giapponesi, non esclusi picchi di 120-130 km/h.

Cosa è il "Sea Effect Snow". Lo scorrimento di masse d'aria molto secche e con temperature prossime o inferiori a 0°C sulla superficie più calda del mare, provoca un massiccia evaporazione e dunque un corposo trasferimento di umidità in atmosfera. Essa diviene quindi instabile e genera rovesci di neve anche intensi che sono sospinti sulle coste esposte.


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