14 ottobre 2021
ore 16:55
di Lorenzo Badellino
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Immagine di archivio
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Come nelle attese l'uragano Pamela ha toccato terra sulle coste messicane affacciate all'Oceano Pacifico nella giornata di mercoledì, in prossimità della località balneare di Mazatlan, producendo piogge torrenziali e raffiche di vento fino a 120km/h. Venti violentissimi e mareggiate hanno accompagnato il suo approdo sulla terraferma, ma anche piogge molto abbondanti che ora si stanno estendendo verso gli stati interni, anche se i venti innescati dal sistema tropicale hanno perso molta della intensità.

Pamela è stata infatti declassata a tempesta tropicale poco dopo il suo impatto con la costa e a depressione tropicale oggi, mentre il suo centro si trova alle coordinate 27.5N 101.5W, ovvero nello stato di Coahuila, a circa un centinaio di chilometri dal confine statunitense con il Texas. Dopo il landfall Pamela ha provocato ingenti danni, tanto la polizia della Guarda Nazionale ha dovuto effettuare diversi interventi di soccorso.

Molte persone sono rimaste intrappolate nelle loro abitazioni invase dall'acqua a Mazatlan e diversi alberi sono stati sradicati dalla furia del vento. Si hanno notizie inoltre di negozi, ristoranti e varie attività commerciali danneggiate. Le autorità locali hanno messo a disposizione di residenti e turisti 40 rifugi per ospitare le persone che hanno dovuto lasciare le loro case, a causa delle piogge e dei forti venti.

Ora Pamela si dirige verso il Texas e nel fine settimana si prevede che sarà ancora in grado di scaricare piogge torrenziali coinvolgendo anche dell'Oklahoma, con accumuli pluviometrici che potrebbero localmente raggiungere i 200mm e il rischio che venga compromessa la raccolta di cotone che in questo periodo è in pieno svolgimento.


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