19 gennaio 2021
ore 23:53
di Lorenzo Badellino
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Neve chimica in Val Padana in un'immagine di archivio
Neve chimica in Val Padana in un'immagine di archivio

SI IMBIANCA IL PAVESE, MA E' NEVE CHIMICA. La rimonta dell'alta pressione dopo il lungo periodo caratterizzato dall'afflusso di correnti gelide di matrice russa sta concentrando l'aria fredda nei bassi strati sulla Val Padana, dove si sono ispessite le nebbie nelle ultime ore. Le temperature a stento riescono a raggiungere o superare il tetto degli zero gradi anche di giorno e l'elevato tasso di umidità dell'aria fa sì che dallo spesso strato nebbioso si formino fiocchi di neve, che nulla hanno a che vedere con le nevicate innescate da nubi organizzate. Il fenomeno sta interessando soprattutto le aree del Pavese e altre zone della pianura emiliana, dove da questa mattina si osserva la caduta di fiocchi di neve cosiddetta 'chimica'. Lo strato che si è depositato al suolo ha raggiunto lo spessore giusto di alcuni centimetri, ma è in grado di rivestire prati, tetti e strade come durante una nevicata.

COS'E' LA NEVE CHIMICA? Si tratta di una nevicata indotta non dalla presenza di nuvolosità, ma dall'interazione tra l'alta umidità dell'aria unita alle sostanze chimiche/inquinanti emesse dalle fabbriche, che in condizioni anticicloniche come quella attuale ristagnano nei bassi strati aumentandone la concentrazione. I pulviscoli emessi dalla combustione industriale fungono di fatto da nuclei di condensazione, arricchendosi dell'umidità presente nella nebbia fino a costituire i 'semi' della precipitazione; la presenza di temperature sottozero favorisce poi la caduta di fiocchi di neve. Non a caso gli eventi di neve chimica più significativi si riscontrano in genere in aree altamente industrializzate della Pianura Padana. Negli anni 90, caratterizzati da lunghi periodi anticiclonici, ci furono non pochi casi di neve chimica sulla Val Padana, con accumuli anche di 4-5cm. Da non confondersi invece con la GALAVERNA, costituita da estesi depositi di ghiaccio/brina indotti dal congelamento della nebbia. 


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