El Niño lascerà senz’acqua 4 milioni di persone
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El Niño ha il potenziale di far scattare un'emergenza umanitaria regionale e si stima che fino a 4,1 milioni di persone siano a rischio di mancanza di acqua potabile, insicurezza alimentare e malattie, in isole già sotto l'effetto del cambiamento climatico.
E' l'allarme lanciato dell'ONU, dopo
le conferma che El Niño tornerà
intenso come non accedeva dal 1998, quando provocò qualcosa come circa 23 mila
vittime. Secondo gli esperti almeno 4
milioni di persone rischiano di restare senz'acqua nell'area sudoccidentale del
Pacifico, mentre i Paesi vicini all'Equatore verranno investiti da piogge
torrenziali e inondazioni. Ricordiamo infatti che stiamo parlando di una teleconnessione
atmosferica, cioè di una contemporanea variazione di pressione
e temperatura nell'atmosfera e nell'oceano tale da presentare una correlazione
statistica. Al riscaldamento delle correnti del Pacifico centro-orientale, sale
la pressione atmosferica in quello centro-occidentale.
Paesi come Papua Nuova Guinea, Figi, Tonga e Isole Salomone già sentono l'impatto di El Niño con una diminuzione delle piogge che colpisce i raccolti e l'erogazione di acqua potabile. Allo stesso tempo, gli Stati nel sudovest del Pacifico, che hanno popolazioni più numerose, saranno notevolmente più aridi e più caldi. Le condizioni di siccità già in atto complicheranno ulteriormente la situazione umanitaria in territori che stanno appena risollevandosi dalla devastazione dei cicloni tropicali Pam, Mausak e Raquel.
Lo stato di siccità è stato già dichiarato in 34 province in Indonesia, mentre a Vanuatu, che ancora si sta riprendendo dalla devastazione del ciclone Pam dello scorso marzo, le autorità avvertono che la riduzione delle piogge danneggerà la sicurezza alimentare, la salute e la sostenibilità. In alcune parti delle Figi l'acqua viene già consegnata con i camion nei villaggi rimasti senza, mentre le autorità dell'arcipelago di Tonga, sotto la morsa della siccità da quasi un anno, sono state costrette a spedire rifornimenti di acqua per via mare alle isole esterne.