16 maggio 2020
ore 7:10
di Carlo Migliore
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1 minuto, 34 secondi
 Per tutti

Le vacanze estive 2020 saranno all'insegna della sicurezza e della prevenzione del rischio di contagio da Coronavirus e non solo per gli italiani. Molte le domande che ognuno di noi si sta facendo. Come influirà la temperatura sul contagio? Saremo sicuri sulle spiagge? L'acqua di mare potrà essere un veicolo di contagio? E la sabbia? Saremo più sicuri in piscina?

Premesso che la distanza di sicurezza dovrà essere un must per tutti e a quanto pare gli stabilimenti balneari e non si stanno già organizzando in tal senso da nord a sud, esaminiamo i rischi ambientali legati al contesto ambientale e climatico:

  • La temperatura: come tutti i virus influenzali anche il Covid-19 è sensibile al caldo e soprattutto all'umidità. Temperature e umidità elevate sfavoriscono il contagio, i raggi ultravioletti inoltre accelerano la morte del virus sulle superfici, questi sono tutti elementi positivi a patto che non si trascurino le altre norme di sicurezza, ovvero mascherine e distanza sociale. 

  • L'acqua di mare: i sali disciolti nell'acqua soprattutto il cloruro di sodio e la relativa alcalinità influiscono negativamente sulla membrana del virus rendendolo a quanto pare innocuo. Anche le eventuali goccioline di saliva cadute in acqua sarebbero immediatamente diluite inibendo il contagio. 

  • La sabbia: non si hanno prove che possa essere veicolo di contagio e nemmeno è ipotizzabile perché se i granelli venissero contaminati dalle secrezioni di un infetto dovrebbero poi essere inalati immediatamente da un altro individuo e la cosa è assai improbabile. 

  • La piscina: come sappiamo l'acqua dolce delle piscine viene normalmente disinfettata dal cloro e il cloro uccide il virus immediatamente. Nessun pericolo quindi in acqua ma al di fuori sarà necessario fare attenzione alla distanza sociale che in merito agli spazi più ridotti sarebbe difficile mantenere.


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