19 dicembre 2017
ore 15:27
di Davide Sironi
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 Per tutti

Un fine settimana dal bilancio pesante sulle Alpi, con 5 morti e molti feriti a causa del ghiaccio. L'ultima vittima un 57enne precipitato in un dirupo sui monti di Limone Piemonte e ritrovato dai soccorritori con accanto il fedele cane a vegliare su di lui. Oltre al rischio valanghe, a causare questo crescendo di incidenti, sono state le condizioni del terreno, in molte zone delle Alpi, reso scivoloso dalla presenza di lastroni di ghiaccio.
Una condizione del terreno che è stata affrontata in modo inadeguato da molti escursionisti. 

Weekend difficile per il soccorso alpino
Weekend difficile per il soccorso alpino

SITUAZIONE
Le attuali condizioni del manto nevoso sono il frutto degli eventi accorsi durante la perturbazione transitata tra domenica e lunedì della scorsa settimana. Infatti dopo una forte irruzione di aria fredda artica, correnti molto miti di origine atlantica hanno investito le Alpi in modo così perentorio da portare pioggia fino ad oltre 2000 m, spesso con temperature ancora negative in collina e nelle valli generando il fenomeno del gelicidio (pioggia congelante). Il successivo nuovo abbassamento delle temperature, accompagnato da forti venti, ha rigelato le superfici bagnate dalla pioggia creando lastroni ghiacciati che hanno reso molto pericolosa la frequentazione delle nostre montagne se non equipaggiati in modo adeguato (ramponi e piccozza).

TENDENZA FINO A NATALE
Pochi cambiamenti fino a Natale in quanto un vasto campo di alta pressione abbraccerà l'Europa centro-occidentale, compresa la regione alpina, garantendo stabilità atmosferica e un graduale rialzo delle temperature. Le correnti in alta quota insisteranno tuttavia dai quadranti settentrionali con rinforzi sulle Alpi confinali dove tratti si avranno annuvolamenti e un po' di nevischio portato da nord.

POSSIBILE RITORNO DELLA NEVE ENTRO FINE ANNO
Le ultime proiezioni indicano un indebolimento dell'anticiclone che tenderebbe a ritirarsi in Atlantico, favorendo di conseguenza una nuova fase perturbata sull'Europa centrale e regione Alpina; la tendenza chiaramente necessita delle dovute conferme. 
Nel caso di abbondanti nevicate in arrivo tra il 27 e il 30 del mese, bisognerà prestare molta attenzione al pericolo valanghe in quanto la neve fresca andrà a depositarsi su un fondo molto compatto o ghiacciato.



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