GHIACCIO SULLE ALPI causa 5 morti e molti feriti, situazione e previsioni
Tra le cause la piogge fino a 2000 m della scorsa settimana.
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Un fine settimana dal bilancio pesante sulle Alpi, con 5 morti e molti
feriti a causa del ghiaccio. L'ultima vittima un 57enne precipitato in un dirupo sui monti di Limone Piemonte e ritrovato dai soccorritori con accanto
il fedele cane a vegliare su di lui. Oltre
al rischio valanghe, a causare questo crescendo di incidenti, sono
state le condizioni del terreno, in molte zone delle Alpi, reso
scivoloso dalla presenza di lastroni di ghiaccio.
Una condizione del terreno che è stata affrontata in modo inadeguato da molti escursionisti.
SITUAZIONE
Le
attuali condizioni del manto nevoso sono il frutto degli eventi
accorsi durante la perturbazione transitata tra domenica e lunedì
della scorsa settimana. Infatti dopo una forte irruzione di aria
fredda artica, correnti molto miti di origine atlantica hanno
investito le Alpi in modo così perentorio da portare pioggia fino ad
oltre 2000 m, spesso con temperature ancora negative in collina e
nelle valli generando il fenomeno del gelicidio (pioggia congelante). Il successivo nuovo abbassamento delle
temperature, accompagnato da forti venti, ha rigelato le superfici
bagnate dalla pioggia creando lastroni ghiacciati che hanno reso
molto pericolosa la frequentazione delle nostre montagne se non
equipaggiati in modo adeguato (ramponi e piccozza).
TENDENZA FINO A NATALE
Pochi
cambiamenti fino a Natale in quanto un vasto campo di alta pressione
abbraccerà l'Europa centro-occidentale, compresa la regione alpina, garantendo stabilità atmosferica e un graduale rialzo delle
temperature. Le correnti in alta quota insisteranno tuttavia dai
quadranti settentrionali con rinforzi sulle Alpi confinali dove
tratti si avranno annuvolamenti e un po' di nevischio portato da
nord.
POSSIBILE RITORNO DELLA NEVE ENTRO FINE ANNO
Le
ultime proiezioni indicano un indebolimento dell'anticiclone che
tenderebbe a ritirarsi in Atlantico, favorendo di conseguenza una
nuova fase perturbata sull'Europa centrale e regione Alpina; la
tendenza chiaramente necessita delle dovute conferme.
Nel caso di
abbondanti nevicate in arrivo tra il 27 e il 30 del mese, bisognerà prestare molta attenzione al pericolo valanghe in quanto la neve
fresca andrà a depositarsi su un fondo molto compatto o ghiacciato.