10 dicembre 2018
ore 15:44
di Lorenzo Badellino
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Il Polo Nord in un'immagine di archivio
Il Polo Nord in un'immagine di archivio

Secondo uno studio della Rowan University's School of Earth & Environment intitolato 'Nonlinear rise in Greenland runoff in response to post-industrial Arctic warming' i ghiacciai della Groenlandia stanno subendo una fusione record negli ultimi decenni, molto più accentuato ed accelerato rispetto a quanto si pensasse prima. I ricercatori hanno osservato un aumento del 50% della fusione dei ghiacci groenlandesi rispetto all'inizio dell'era industriale e del 30% rispetto al XX secolo.

Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche, se si pensa all'effetto che scaturirebbe dalla fusione dei ghiacci nei confronti degli Oceani. Il livello delle acqua aumenterebbe sensibilmente con conseguente erosione delle coste e distruzione di intere città. 'Per poter rispondere a ciò che potrebbe accadere in Groenlandia, dobbiamo capire come la Groenlandia abbia già risposto ai cambiamenti climatici. Quello che dimostra il nostro studio è che la Groenlandia è ora in uno stato in cui è molto più sensibile a ulteriori aumenti di temperatura rispetto a 50 anni fa', raccontano i ricercatori.

Con lo stesso studio si è dimostrato inoltre che esiste una connessione tra il Polo Nord e il Polo Sud osservata in una scala temporale molto ampia che arriva a 200 anni: quando l'Artico si scalda l'Antartide si raffredda, e viceversa. Un meccanismo altalenante che si è potuto osservare durante l'ultima era glaciale.


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