25 giugno 2018
ore 10:13
di Carlo Migliore
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 Per tutti

I "Near Earth Object", così vengono definiti gli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra sono davvero tanti e sono tutti più o meno situati in un'orbita che si trova tra il Pianeta Marte e quello di Giove a circa 300 milioni di chilometri da noi. Una sonda dell'agenzia spaziale giapponese Jaxa partita il 3 Dicembre del 2014 dal Tanegashima Space Center a sud di Kyushu, un'isoletta nell'estremo sud del Giappone aveva come obiettivo raggiungerne e studiarne uno in particolare, Ryugu, un sasso piuttosto grande di quasi 1 km di diametro. Oggi la sonda Hayabusa 2 ha raggiunto il suo scopo inviandoci le prime immagini video dell'asteroide da 40km di distanza.

Rappresentazione pittorica della sonda e dell'asteroide
Rappresentazione pittorica della sonda e dell'asteroide

Vi ricordate l'avventura della sonda europea Rosetta (con il suo lander Philae), che nel settembre del 2016 fu fatta schiantare in maniera programmata sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko?. Al contrario della missione europea, che fu cambiata in corso d'opera, il modulo giapponese ha ambizioni più alte. la sonda raccoglierà materiale dalla superficie del piccolo corpo celeste per poi riportarlo sulla Terra. Ma prima di atterrare sul suolo di Ryugu, Hayabusa 2 rimarrà nella sua orbita per quasi 18 mesi, il tempo necessario per studiarlo da vicino. 

Sarà inoltre tentato persino un atterraggio sulla sua superficie anche se per l'esplorazione saranno utilizzati un piccolo roveer (Minerva) che verrà lanciato dall'astronave madre e un lander (Mascot) realizzato in Germania che avrà il compito di misurare il campo magnetico di Ryugu, la sua temperatura superficiale, scattare foto e analizzare la composizione delle sue rocce. Il ritorno di Hayabusa 2 sul nostro pianeta è previsto per il 2020.


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