3 novembre 2023
ore 23:45
di Francesco Del Francia
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 Per tutti

L'autunno si presenta come la stagione in cui il rischio di nubifragi risulta maggiormente elevato.
La ragione principale risiede nell'elevata attitudine che hanno, in questo periodo, le strutturate perturbazioni atlantiche a raggiungere le nostre latitudini, andando poi a sfruttare pienamente l'elevata energia termica potenziale accumulata dal Mar Tirreno durante la stagione estiva.
In ogni caso, anche l'estate con i classici temporali di calore a volte può presentare eventi meteorologici piuttosto violenti, risultando però, in linea con la tipologia del fenomeno, molto più circoscritti nel tempo e nello spazio.
Ad ogni modo, manifestazioni temporalesche dalle conseguenze nefaste possono presentarsi un po' in tutte le stagioni dell'anno sull'area mediterranea, facendo quindi divenire fondamentale l'approfondimento delle norme e regole comportamentali di Protezione Civile da adottare in caso di forte maltempo; un'importante vademecum che ogni cittadino dovrebbe conoscere.

LE MAGGIORI CRITICITA': Tra le maggiori criticità annoveriamo tre principali situazioni di rischio che andremo a specificare iniziando da quella che probabilmente si presenta con maggiore incidenza. Ci riferiamo all'insana attitudine, che spesso ritroviamo nell'automobilista medio, nel cercare di oltrepassare un temporaneo allagamento stradale.
Si tratta di una azione assolutamente da evitare! Infatti sono sufficienti solo pochi cm di acqua per farci perdere il controllo del veicolo, causarne l'eventuale spegnimento, correndo di fatto il serio pericolo di rimanere intrappolati. In queste situazioni conviene quindi fare inversione di marcia e trovare una strada alternativa, evitando di correre inutili rischi.

La seconda criticità riguarda le aree abitabili che tendono ad allagarsi con maggiore facilità, stiamo parlando dei piani seminterrati, delle cantine, dei garage e dei piani terra.
Quando viene emesso un bollettino di allerta per la nostra zona sopra una certa soglia o più in generale quando ci accorgiamo che sta piovendo più del dovuto, sarebbe opportuno rimanere all'erta (nel vero senso della parola) evitando di dormire o soggiornare in tali aree, trasferendosi temporaneamente o semplicemente spostandosi nei piani alti dell'edificio.
Se ci troviamo all'aperto invece, le aree più a rischio sono i sottopassi, i tratti in prossimità degli argini e dei ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le zone più basse rispetto al territorio circostante.

La terza situazione di rischio è legata ad un fenomeno affascinante quanto estremamente pericoloso, il temporale. I fulmini prodotti dai cumulonembi temporaleschi potrebbero risultare anche molto deleteri, specie se non si adoperano alcune accortezze. Se ci troviamo all'aperto è consigliabile mantenersi lontano da punti sporgenti ed appuntiti, come pali o alberi e non cercare riparo dalla pioggia sotto quest'ultimi, specie se d'alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante; sarebbe opportuno evitare il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica nonché togliersi di dosso oggetti metallici e tenersi a debita distanza anche dai tralicci dell'alta tensione.

Se un forte temporale ci sorprende all'aperto sarebbe utile ricordare di accovacciarsi a piedi uniti, evitando di sdraiarsi o sedersi per terra, restando possibilmente a distanza di una decina di metri dalle altre persone che si trovano lì. Se possibile cerca riparo all'interno dell'automobile, con portiere e finestrini accuratamente chiusi e antenna della radio preferibilmente abbassata.Qualora ci si trovi al mare, al lago o in prossimità di un fiume esci immediatamente dall'acqua e allontanati dalla riva, così come dal bordo di una piscina all'aperto; liberati di canne da pesca, ombrelloni e qualsiasi altro oggetto allungato ed appuntito. Ricordati di evitare qualsiasi contatto o vicinanza con l'acqua considerando che offrirebbe percorsi privilegiati alla diffusione delle cariche elettriche. Il fulmine infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto principale che risulta colpito.Forse non tutti sanno che esiste un rischio connesso ai fulmini anche se ci troviamo in casa, rischio che seppur fortemente ridotto, dovrebbe comunque indurci a seguire alcuni semplici accorgimenti.
E' consigliato infatti rimandare al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o farsi la doccia, nella maggioranza dei casi basta pazientare poco più di un'ora.
Evita di utilizzare tutte le apparecchiature connesse alla rete elettrica, in particolar modo il telefono fisso, meglio ancora togliendo l'alimentazione a televisore, computer ed elettrodomestici.
Ricordarsi di evitare il contatto con gli elementi metallici collegati all'esterno, come condutture, tubature, caloriferi ed impianto elettrico.

ALTRE REGOLE GENERALI: La prima regola è che in caso di allerta emessa dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile conviene tenersi costantemente aggiornati sia con gli organi competenti di Protezione Civile Nazionale, Regionale (ad esempio CFR o ARPA) e comunale; sia con previsioni meteorologiche ed approfondimenti che rispettino una certa deontologia professionale.E' altresì consigliata una conoscenza delle principali zone alluvionabili del proprio territorio, del piano di emergenza comunale e delle aree di attesa relative alle potenziali criticità di Protezione Civile che potrebbero manifestarsi sul proprio comune.
Se sei alla guida durante la fase più intensa di un rovescio e anche la visibilità risulta fortemente compromessa, cerca di accostare e fermarti il prima possibile in un luogo sicuro o in un'area di sosta, pazientando qualche manciata di minuti.
Dopo un'alluvione, prima di bere l'acqua dal rubinetto assicurati che non vi siano ordinanze comunali che lo vietino; non mangiare cibi venuti a contatto con l'acqua dell'alluvione, potrebbero essere contaminati.Insomma, abbiamo parlato di tematiche importantissime che in momenti di calma e lucidità come questo, ossia leggendole davanti allo schermo di un tablet o di un computer sembrano azioni scontate e banali, ma non è così. Infatti l'unico modo per vederle attuate in situazioni di reale necessità, dove potrebbe subentrare anche un po' di panico, risulta indissolubilmente legato all'averle conosciute e memorizzate bene a priori.

Trovate queste e tutte le altre norme comportamentali di Protezione Civile al seguente link: https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/meteo-idro/sei-preparato


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